WE WERE BORN TO WALK NOT TO ROLL

We were born to Walk not to Roll

“These boots are made for walking, and that’s just what they’ll do one of these days these boots are gonna walk all over you.”

Nancy Sinatra – These Boots Are Made For Walking (1966)
http://www.youtube.com/watch?v=yRkovnss7sg

Facciamo diventare la ricerca di una CURA per i mielolesi CRONICI una priorità ! Buon 2013 dalle Cure Girls!

Happy 2013 from The Cure GirlsCURA: Il termine “cura” significa che, dopo il trattamento medico, il paziente non presenta più quella particolare patologia.

Lesione Spinale CRONICA: Dopo solo pochi mesi tutte le lesioni sono considerate croniche (mentre quando accade il danno e nelle poche settimane/mesi seguenti è considerata acuta).

Focalizzare l’attenzione sulla ricerca che possa aiutare a CURARE LA LESIONE SPINALE CRONICA dovrebbe pertanto essere considerata una priorità.

FACCIAMOLO ACCADERE NEL 2013!

Felice Anno Nuovo dalle Cure Girls!

Merry Christmas! Buon Natale!

Merry Christmas from the Cure Girls! - Le Cure Girls vi augurano Buon Natale!

Merry Christmas from the Cure Girls! – Le Cure Girls vi augurano Buon Natale!

Ruth Purves: A Cure Girl Warrior

FREEDOM

Freedom to move is one of our most basic human rights – La libertà di muoversi è uno dei principali e basilari diritti umani

Hello, I’m Ruth and I’m most definitely a Cure Girl, not a ‘Push Girl’.  In 2009, I brokeRUTH my neck in an accident and have been paralysed from the chest down since. I cannot balance as I have no trunk muscles and have no use of my hands or fingers. I am dependent on others for almost all aspects of my survival.

Prior to my accident, I was working in Afghanistan as a humanitarian aid worker.  I have a master’s degree in Disaster Management and have worked in conflict and disaster zones all over the world. My career was demanding, challenging and occasionally rewarding.

Ruth in AfghanistanWhen not working, I enjoyed travelling and exploring new cultures. I was and still am a positive and energetic person. However, living trapped in a body that doesn’t work is incredibly frustrating and sad.

Like everyone else who becomes paralysed, I did not choose this life.  The only choice I have left is a simple one: choose to accept being paralysed or choose to do something about it. I’m choosing to do something about it.

We are at an exciting point in human history where regenerative medicine is about to become a reality. Pre-clinical research and clinical trials and are taking place like never before. However, to ensure that chronic spinal cord injury becomes curable, there’s still a lot to do. The more people who come forward to support a cure, the better. We need a collective voice saying loud and clear that paralysis is not acceptable.

Freedom to move is one of our most basic human rights and to be paralysed is to be alienated from one’s most fundamental sense of self.

Together with a dedicated team of international cure advocates, I campaign for a cure for chronic SCI. We support and question scientists, lobby organisations and ensure that chronic SCI is always on the agenda. I also organise local fundraising initiatives to support clinical trials that are already underway.

As well as campaigning for a cure, I also undertake an intensive exercise regime toRuth exercising ensure that when a cure therapy becomes available, my body is ready. It’s an unrewarding task and it consumes most of my energy but I’m determined to recover and believe that a healthy body will be easier to cure.

I want my life back.  I want to be well; to be free; to move.  I’m not a Push Girl; I’m a Cure Girl Warrior.

 Ruth Purves

Marina Romoli: I Want To Ride My Bike Again

Marina: I want to ride my bike again!Hello, my name is Marina. Since childhood I have always loved sports and bikes. I was been a professional Marina: I'm a cure girl!cyclist for 4 years but on June 1st,2010 in a split second I lost everything.  I was hit by a car while training on the road. That caused me a spinal cord injury and a severe facial trauma. This accident left me paraplegic and several plastic surgeries have been necessary to repair my facial trauma. I never stopped hoping in a cure that can restore me as I was before. Everyday I undertake an intensive exercise regime but unfortunately, this alone does not cure spinal cord injury.marina romoli onlus

I think that only hope for us is to support medical research to find a cure for Chronic Spinal Cord injury. For that goal I have created a non-profit organization called Marina Romoli Onlus that aims to raise funds for chronic spinal cord injury research.

In my future I don’t see myself sitting in a wheelchair, we must be confident that the science will give us the solution!

The only way for us to get back to a really independent life is a cure for chronic spinal cord injury ! For this I am proud to be a Cure Girl!

Marina Romoli

Marina spoke about her story in an interview on Italian television (Dribbling Rai 2) on December 1st, 2012

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d3b59f50-1361-4652-bfd8-64e1a0b9f202-raisport.html#set=ContentSet-75a7372f-276f-4869-8482-e07311948513&page=0

Marina Romoli: Voglio Correre Con la MIA BICI di Nuovo

Marina: I want to ride my bike again!Ciao a tutti,

Mi chiamo Marina e fin da piccola ho sempre amato lo sport e la bicicletta sopra ogni cosa.

Marina: I'm a cure girl!Ero una ciclista professionista ormai da 4 anni quando, il 1 giugno 2010, un tragico incidente  mi ha portato via tutto. Un auto mi ha tagliato la strada mentre mi allenavo. Ho subito un gravissimo trauma alla colonna vertebrale e uno alla parte destra del viso. Da quel giorno sono paraplegica e sono ancora costretta a sottopormi ad interventi per poter rivedere il mio viso come era prima dell’incidente. Nonostante tutto, non ho mai smesso di sperare di guarire e di poter tornare come prima. Ogni giorno mi impegno in sedute di fisioterapia per tenermi sempre in forma e migliorare, ma purtroppo la lesione spinale non si cura da sola, anzi.

Quindi ho riposto sin da subito gran parte delle mie speranze nella ricerca per unamarina romoli onlus cura creando una onlus che miri a sensibilizzare e a raccogliere fondi per la ricerca sulle lesioni spinali croniche: la Marina Romoli Onlus http://www.marinaromolionlus.org/sito/ .

Nel mio futuro non mi vedo in carrozzina, dobbiamo essere fiduciosi che la ricerca ci darà la soluzione!

L’unico modo per noi di tornare ad avere una vera vita indipendente è una cura per le lesioni spinali croniche! Per questo sono fiera di essere una Cure Girl!

Marina Romoli

Per conoscere la storia di Marina, guardate il video trasmesso sabato 1° dicembre 2012 durante la trasmissione Dribbling in onda su Rai 2. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d3b59f50-1361-4652-bfd8-64e1a0b9f202-raisport.html#set=ContentSet-75a7372f-276f-4869-8482-e07311948513&page=0

Lolly Mack: Skydive per una ex-modella paralizzata da un “Discotecaro”

24 novembre 2012

Skydive per una ex-modella paralizzata da un “Discotecaro”

di Syma Mohammed

Lolly MackUn ex-modella glamour rimasta completamente paralizzata dopo un tragico incidente, il prossimo marzo farà paracadutismo per beneficenza.

Lolly Mack, 38 anni, di De Beauvoir, nel 2004 durante una serata passata con gli amici nel centro di Londra, è rimasta paralizzata dal collo in giù dopo dopo che un uomo che aveva assunto ecstasy e alcol gli è caduto sulla testa lanciandosi da un balcone.

La coraggiosa donna effettuerà uno Skydive per raccogliere fondi in favore della ricerca di una cura per le lesioni spinali.  http://www.justgiving.com/Lolly-Mack

Lolly, afferma: “Sto cercando di raccogliere più fondi che posso per la ricerca. Ci sono un sacco di cose positive da rendere possibili in termini di sperimentazione e di ricerca clinica.”

“Sono assolutamente convinta che col tempo una cura verrà fuori. Il mio obiettivo è quello di tornare in piedi e riavere la mia indipendenza. “

Paralisi

Prima dell’incidente, la sua carriera stava decollando, era apparsa su: The Sun, News of the World, FHM magazine e MTV. Lei racconta la notte che ha cambiato la sua vita dicendo: “Siamo andati in un night club e un uomo è caduto da un balcone sopra di me. Lui aveva 17 anni e come se fosse una pietra è atterrato sulla mia testa. Il mio midollo spinale ha subito una compressione e ciò mi ha causato una paralisi completa. “

Lolly ha trascorso 10 mesi in ospedale, ma ha detto che una volta uscita vi è stata un’assoluta mancanza di sostegno.

La Sig.ra Mack ha continuato: “La cosa principale per me era rimanere sana e in forma. La fisioterapia era una parte importante della mia vita. La mia famiglia si è impegnata a combattere e a fare di tutto per farmi tornare a camminare. “

Con l’aiuto della sua famiglia, Lolly ha comprato un’apparecchiatura per la stimolazione elettrica funzionale (FES) in bicicletta, uno standing e una power plate, che hanno contribuito a migliorare la sua vita. Afferma: “Lo Standing migliora la circolazione, la densità ossea e la respirazione. La pedana vibrante aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e a massaggiare gli arti. L’apparecchiatura FES per le braccia e le gambe previene la perdita di massa muscolare. “

Dal suo incidente, ha riacquistato un certo movimento nelle braccia, e un po’ di sensibilità ai piedi, forse grazie anche a queste apparecchiature.

Lolly ha aggiunto: “Ora uso le mie braccia, posso fare cose semplici come andare su Facebook. Posso truccarmi. Posso sentire il mio dito sul mio piede destro. Sono piccole cose, ma sono grandi miglioramenti per me. “

Positività

Lolly sostiene che il suo approccio positivo alla vita l’ha aiutata fino ad ora, continua: “Non sono mai stata una persona negativa. Guardo avanti,  ho una buona rete di sostegno.”

“L’unica cosa positiva che è venuta fuori da tutto questo è il numero di persone coraggiose che ho incontrato. Ho una pagina Facebook https://www.facebook.com/Cureforsci?fref=ts con 5.000 persone da tutto il mondo che hanno lesioni tutte differenti.”

“Cerco di dare loro consigli. Anche se avrò aiutato una sola persona, ne sarà valsa la pena”

http://www.hackneygazette.co.uk

http://www.hackneygazette.co.uk/news/skydive_plans_for_ex_glamour_model_paralysed_by_clubber_1_1707510#.ULOC8be-U1I.facebook

A “CURE” Is What We Need To Make Our Dreams Possible

I was an active sporting girl. I have a twin sister who I did everything with. I loved horses and lived for them. Working with all sorts of different horse disciplines, I fell in love with Polo, a wonderful sport. In 1995 it was just a normal day; we went to work, got our ponies down to the match. The horse I was on reared, exceptionally high and fell over backwards and landed on me. My back broke when I hit the floor, and then the horse stood on my leg and broke that too.

I was taken to the nearest hospital and had metal rods put into my back. I then moved to Stoke Mandeville. This accident left me paraplegic.

I didn’t stop living, I’m doing all I can, I’m married to a wonderful husband, Steve and have an amazing son, Milo who I had after the accident. My husband and son have never seen me walk.

I believe a Cure for spinal cord injury is on the horizon and I think we need to all push for that to come as soon as possible.

My aim is to somehow walk again, to join Steve and Milo on the beach that is just down the lane from the back of our home.
I more than anything want to get married again so I can walk down the aisle.
A cure is what we need to make these dreams possible, so together as Cure Girls we will fight until there is a Chronic Spinal Cord Injury Cure.

Rebecca Baudains

L’uomo ha camminato sulla luna, noi vorremmo solo poterlo fare sulla terra.

L’uomo ha camminato sulla luna, noi vorremmo solo poterlo fare sulla terra.

“2001. 32 anni…Molti sogni, obiettivi da raggiungere, interessi…Poi l’incidente d’auto…Una lesione al midollo spinale e in un attimo la mia vita è cambiata completamente.

Come paraplegica mi hanno insegnato ad avere a che fare con il mio “nuovo corpo”, a prendermi cura di lui, ad essere il più possibile indipendente ma, anche se sono passati ormai 11 anni, sicuramente riuscire a fare cose da seduta su di una carrozzina, in modo differente, non è la mia massima ambizione.

Io sono una Cure Girl! Il mio obiettivo è sconfiggere la paralisi!

Arcangela: “I sono una Cure Girl”

La ricerca di una cura per le lesioni spinali continua a fare progressi.  Ciò che una volta si credeva impensabile potrebbe diventare presto possibile!

La lesione spinale è qualcosa di devastante e sono fermamente convinta che nessuno debba più essere costretto come noi a conviverci. Per questo,  io lotterò con tutta le mie forze affinché un giorno si possa finalmente dire: La lesione spinale cronica è curabile!”

Arcangela Stefanetti