4 maggio 2014: Le Cure Girls alla Wings for Life World Run

Il 4 maggio scorso le Cure Girls hanno preso parte alla Wings for Life World Run. Una corsa globale disputata in 34 località differenti nel mondo, dove tutti hanno corso nello stesso momento! Il 100% dei proventi della manifestazione è stato destinato alla Fondazione Wings for Life, che finanzia la ricerca per curare le lesioni del midollo spinale. La corsa ha unito atleti di tutto il mondo, in una gara,  per correre per chi non può più farlo! Arcangela e Loredana sono state a Verona in ItaliaLoredana e Arcangela a Verona , Maaike nei Paesi Bassi e Sabrina in Brasile. Le altre Cure girls che non potevano essere presenti hanno sostenuto questo evento in tutto il mondo, cercando di farlo conoscere. La Wings For Life World Run è stata ben supportata da quelle di noi che non potevano essere presenti. Questo è stato infatti un evento che ha mostrato uno spettacolo molto positivo a sostegno della cura per la paralisi . Abbiamo bisogno di continuare a sostenere questo messaggio e mostrare al mondo quanto sia importante una cura e cosa significhi per tutti noi mielolesi. Noi cure Girls, siamo state piacevolmente colpite dallo spirito di tutti quelli che hanno partecipato e seguito questo evento. Il vincitore maschile globale è stato Lemawork Ketema (ETH) che ha corso per  78,57 km superando i 35.396 atleti in gara provenienti da 164 nazioni differenti. La vincitrice è stata Elise Selvikvag Molvik (NOR) che ha percorso una distanza di 54,79 km. Grazie alla World Run sono stati raccolti più di 3 milioni di euro che la fondazione Wings for Life destinerà a progetti di ricerca di una cura per la paralisi.  La prossima edizione si disputerà il 3 maggio 2015! Grazie a tutti per il vostro supporto!  Alla prossima!

Cure Girl Loredana e Rebecca

 

DRENTHE – PAESI BASSI

Domenica scorsa sono andata a correre nel mio paese, i Paesi Bassi . La partenza era al Circuito di Assen. Il tempo era bello, quindi è stato un grande giorno per i corridori e per le persone che erano li a guardare. E’ stato fantastico vedere così tante persone, famose e non, correre per una grande causa : Una cura per le lesioni del midollo spinale .
MAAIKEPer la prima volta dal mio infortunio, ho sentito le persone parlare di una cura per le lesioni spinali, non solo in quell’ambito e in mia presenza, ma anche nelle settimane precedenti la corsa. Mi stavo abituando al fatto che i medici volessero mandarmi da un buon psicologo quando dicevo loro che credo che una cura per le lesioni del midollo spinale sia all’orizzonte. Certo, so che sarà difficile per le persone con un vecchio infortunio come il mio, ma non è impossibile. I ricercatori dicono che non è più una questione di se, ma di quando. Quindi c’è sicuramente speranza per tutti coloro che vivono con una lesione del midollo spinale . E spero che un evento di portata mondiale, come lo è stata la World Run,  possa accelerare il processo. Sarebbe bello vivere in un mondo dove la lesione del midollo spinale è solo un lontano ricordo.
Voglio ringraziare le persone che hanno corso per me. Il prossimo anno spero di avere molti più familiari e amici coinvolti in questa corsa. Hanno un anno per allenarsi, quindi non penso ci sarà alcun problema!

Cure Girl Maaike

VERONA – ITALIA

Sì, il 4 maggio, c’eravamo anche noi Cure Girls alla corsa che in Italia si è svolta nella magnifica Verona, città patrimonio mondiale dell’Unesco.

Giornata splendida sotto tutti i punti di vista. E’ stata una tipica giornata primaverile che ha premiato i tantissimi partecipanti che hanno risposto con entusiasmo a questa competizione unica nel suo genere e con un fine tanto importante ma purtroppo ancora troppo “ignorato”.  LA LESIONE SPINALE DEVE DIVENTARE CURABILE e finalmente questo messaggio è stato dato a gran voce.la partenza a Verona Emozionante la partenza e divertente seguire gli sviluppi della corsa sia in Italia che all’estero grazie ai continui aggiornamenti forniti dagli organizzatori. Molti i nomi di rilievo sia nell’ambito sportivo che non, persone che hanno voluto dare il loro contributo partecipando all’evento. Impressionanti i tempi e i km fatti da corridori professionisti che si sono sfidati fino allo stremo delle forze. Il nostro Giorgio Calcaterra si è aggiudicato la vittoria maschile italiana ed è arrivato 4° nella classifica mondiale. Tantissima anche la risposta delle persone “comuni” che hanno contribuito a far sì che Wings For Life raccogliesse  3.000.000 Euro, importo  interamente destinato al finanziamento di progetti di ricerca che noi Cure Girls continuiamo a richiedere che siano principalmente per le lesioni croniche. Insomma, è stato bello vedere tanta partecipazione e finalmente sentir parlare di quanto sia importante una cura!

Avanti così allora e….al prossimo 3 maggio 2015 per la seconda edizione!

Cure Girl Arcangela

 

Io sono una delle tante persone che ha contribuito a tutto questo e solo una delle tante persone mielolese che hanno avuto qualcuno a correre per lei/lui. Per me ha corso realmente il grande papà di Loredana,Il papà di Loredana ma c’erano altre due persone che non erano fisicamente presenti a Verona, ma che hanno fatto quella corsa con il cuore e lo spirito: mia sorella e suo marito Giovanni.

E c’ero anch’io! Ho voluto partecipare a modo mio a questo evento straordinario, pedalando con la mia speciale bicicletta nel momento in cui tutti i corridori in tutto il mondo tagliavano il nastro della partenza.

Ho voluto farlo perché era la sola cosa che potevo fare, dal momento che proprio le conseguenze della mia lesione spinale non mi hanno permesso di poter essere a Verona per assistere alla corsa. BarbaraPer questo, anche se sono stata simbolicamente la prima ad essere raggiunta dalla catcher car, con la mia pedalata di 30 g/min, è come se avessi corso tutti i chilometri fatti da tutti i partecipanti, per gridare al mondo che la lesione spinale cronica deve diventare curabile.

Cure Girl Barbara

FLORIANOPOLIS – BRASILE

Era ancora buio e non vedevo l’ora di partecipare a quella che sarebbe stata la gara più importante per me. La WFLWR ha la nobile missione di destinare il 100% delle sue entrate per finanziare la ricerca per la cura delle lesioni del midollo spinale, ma porta anche a tutto il mondo, ovvero a più di 35 città di diversi paesi che hanno partecipato a questa prima edizione, l’impegno a generare fondi per i ricercatori.

SABRINALa gara doveva iniziare esattamente alle 07:00 a Florianopolis, e negli orari equivalenti nel resto del mondo, anche dove era ancora alba. Questa strategia è stata geniale per creare uno spirito di condivisione nello stesso giorno, nella stessa ora, per una causa. È stato un onore incommensurabile partecipare all’evento ed essere in grado di mobilitare 20 amici arrivati a Florianopolis per correre con me. Ringrazio infinitamente loro e quelli che hanno contribuito anche se non hanno potuto correre.

L’essere umano si distingue dagli altri animali quando usa la sua intelligenza per fare del bene agli altri. Questa è stata la sensazione che ho avuto mentre correvo con mia sorella e i miei amici: portare speranza a tante persone che si trovano in una situazione simile alla mia, poter parlare di questo nella principale trasmissione televisiva del Paese, per far capire l’urgenza di una cura a coloro che non si trovano su una sedia a rotelle. Ed è stato un grande successo visto i tanti messaggi che ho ricevuto in seguito.

Dopo aver percorso 11 km,  la certezza è che sarò di nuovo lì il 3 maggio 2015,  e così fino al giorno in cui l’emozione di attraversare la linea del traguardo sarà sostituita dalla felicità di vedere i primi passi di chi ritorna a camminare.

Cure Girl Sabrina

 

CURE GIRLS: One year of our activities to support the CURE!

A year has passed and we all tried, each with their own ability to find new ways to support research for a cure for chronic spinal cord injury.

We have organised events, did a skydive, took part in marathons, got friends and family also to take part in marathons/challenges for us. We also done photo shoots to launch a campaign highlighting the aspects that characterise people in wheelchairs living with paralysis.

Us Cure Girls have also edited, translated, shared, documented, visited research laboratories, raised funds and Skype call each other regularly for conference calls brainstorming and discussing future possibilities/campaigns.

PHEW!!! We did everything we possibly could to get our cure message out there.

Unfortunately our condition is the same but WE WILL NEVER GIVE UP, we will continue to fight until CHRONIC SPINAL CORD INJURY becomes curable. We do hope that we can count on a growing number of people who will support our mission.

A VERY BIG THANKS to all of you who have supported us, followed us and been by our side. We couldn’t do this without your love and support. Wishing you all much peace, joy and happiness and hope that the new year will bring us a CURE for chronic spinal cord injury.

Lots of love,

The Cure Girls X

VIDEO: CURE GIRLS: One year of our activities to support the CURE!

Cure Girls: Un anno di attività per supportare la Cura!

È passato un anno e tutte noi abbiamo cercato, ognuna con le proprie capacità, di trovare sempre nuovi modi per supportare la ricerca di una cura per le lesioni spinali croniche.

Abbiamo organizzato e preso parte ad eventi, fatto uno skydive, percorso maratone e avuto amici e parenti che hanno gareggiato per noi. Abbiamo anche posato per lanciare il nostro messaggio pro cura e mettere in luce gli aspetti che caratterizzano le persone mielolese.

Noi  Cure Girls abbiamo scritto, tradotto, condiviso, ci siamo documentate, abbiamo visitato laboratori di ricerca e raccolto fondi, fatto periodiche conference call per confrontarci e decidere le nostre campagne. Insomma…Abbiamo fatto tutto ciò che abbiamo potuto per far passare il nostro messaggio..

Purtroppo la nostra condizione è rimasta la stessa. Noi però non ci arrenderemo, continueremo a lottare fino a quando la Lesione Spinale Cronica diventerà curabile e speriamo di poter contare su un sempre maggior numero di persone che supporteranno la nostra missione!

Grazie a tutti voi che ci avete seguito e siete stati al nostro fianco. Non ci saremmo riuscite senza il vostro supporto! Vi auguriamo tanta gioia e serenità e che il nuovo anno possa portarci una CURA PER LE LESIONI SPINALI CRONICHE!

Con Affetto

Cure Girls

GUARDA IL VIDEO: Cure Girls: Un anno di attività per supportare la Cura!

Cure Girl Barbara: “La mia (in)evitabile Lesione”!

Altalena

Ventisei anni fa la mia vita cambiava per sempre. Una caduta dalla mia altalena mi ha lasciato paralizzata dalle spalle in giù.

Ho subito una lesione spinale tra la quarta e la quinta vertebra cervicali in seguito a un colpo di frusta nell’impatto col terreno. Ciò ha causato lo slittamento delle vertebre che hanno lesionato il midollo. È successo perché avevo il torcicollo miogeno, una patologia congenita.

Prima dell’estate del 1987 stavo facendo delle visite per cercare di risolvere il mio problema. I dottori che mi hanno vista confermarono la necessità di intervenire chirurgicamente, ma nessuno di loro mi informò sui rischi che potevo correre con le mie vertebre che non erano nella loro naturale posizione. In particolare ricordo un radiologo piuttosto preoccupato davanti alle lastre del mio collo… Ma non mi disse nulla.

Poi, ironia della sorte, l’ortopedico che avrebbe dovuto operarmi decise di rimandare l’intervento dopo l’estate…Il 13 agosto caddi dall’altalena.

Se solo fossi stata messa al corrente della gravità della situazione, dei rischi che questa avrebbe potuto comportare, e se avessi indossato un collare quel terribile giorno… Beh, non posso esserne certa, ma forse la lesione non ci sarebbe stata.

E ora sono una donna di 37 anni che non è padrona del proprio corpo e totalmente dipendente dagli altri per tutte le azioni della vita quotidiana. Sono rimasta anche con tante domande senza risposta riguardo la condizione del mio collo prima della lesione.

Ma adesso voglio lottare per una CURA per le Lesioni Spinali Croniche.

Bisogna divulgare il messaggio dell’urgenza di trovare una CURA o una combinazione di terapie. Tutto questo non è così lontano, ma si DEVE AGIRE ORA per accelerare il lavoro dei ricercatori, affinché trovino la soluzione o le soluzioni per rendere reversibile la paralisi in tutti i tipi e i livelli di Lesione Spinale.

La Vostra Cure Girl Barbara

Cure Girl Barbara: “My (in)evitable Injury”!

Altalena

Twenty six years ago my life changed forever. A fall from a swing left me paralysed from the shoulders down. My spinal cord was injured between the 4th and 5th vertebrae following a whiplash just after the bump on the ground. This caused the slip of the vertebrae which injured my spinal cord. It happened as a result of being born with a stiff neck, ie my neck was crooked.

In the late spring of 1987 I was going for appointments with doctors to try to solve my problem. I was told that I needed surgery to remove my malformation, but none of them informed me about the risk of my vertebrae not being in their ‘natural position’. In particular I remember seeing a radiologist’s expression on their face while looking at the x-rays of my neck. He looked extremely worried but did not inform me of the dangers. It’s ironic that the surgeon preferred to operate on me AFTER the summer… my fall was on August 13th, 1987.

If only I knew the seriousness of my problem, the risks I could run and even if I had worn an orthopedic collar on that terrible day… well, I can’t be sure but it may even be prevented.

Now I’m a 37 year old woman who has lost the control of her body and completely dependent on others for all actions of her daily life. I’m also left with many unanswered questions regarding my neck before my injury.

I want to FIGHT now for a CURE for Chronic Spinal Cord Injury. We have to spread the message of urgency… a  CURE or a combination of therapies is not so far away but actions can be taken now to accelerate the researchers jobs.

It’s imperative that we FIND a CURE so that everyone, of all kinds/levels of Spinal Cord Injuries are eligible.

 Cure Girl Barbara

Cure Girls: “Actions, not just words!”

 
 
Actions, not just words
 
 
Hey Everyone,
 
lots of VERY exciting things planned for us in the next few months ahead.Cure Girl Rebecca will be competing in the last part of the Jersey marathon in October and raising all funds for Unite 2 Fight Paralysis.Italian Cure Girls will be organising Ride For Life 2013 in Italy [ Pista South Milano di Ottobiano (PV) ] .

Cure Girl Ruth has also something yet to be revealed!!!!

Cure Girl Lolly will be visiting the Miami Project later in the year to discuss CURE with the researchers and also planning a Charity Cabaret Gala in London with her dear friend Mark raising all money for Spinal Research.

We will be releasing specific dates/sponsorship details ASAP.

Keep spreading the love and sharing our Cure Girls FB Fan Page to let everyone know OUR and YOUR mission TO MAKE CHRONIC SPINAL CORD INJURY CURABLE.

Have a great day all!!!!! 

Love from the CURE GIRLS X

 

Lesioni Spinali: c’è molto di più del “non camminare”

Le realtà sulle lesioni del midollo spinale é molto più complessa del semplice “non camminare”. Quando si diventa paralizzati, non si è più in grado di coordinare i segnali complessi che percorrendo il midollo spinale permettono la minzione. La vescica diventa “paralizzata” e le persone affette da paralisi spesso non sono in grado di dire quando hanno bisogno di urinare e non possono più  andare in bagno senza utilizzare cateteri, altri ausili correlati e un ampio uso di farmaci.

bladders/catheterisationOgni forma di cateterizzazione provoca problemi significativi per la salute delle persone paralizzate in quanto causa l’introduzione di batteri microscopici, direttamente nella vescica, che originano infezioni delle vie urinarie. Nelle persone affette da paralisi, le infezioni del tratto urinario provocano un aumento significativo di spasmi dolorosi e della spasticità in tutto il corpo, ma anche nella vescica stessa, causando perdite di urina. Le infezioni del tratto urinario sono spesso accompagnate da febbre, brividi e stanchezza debilitante, ognuna delle quali influisce gravemente sulla capacità dell’individuo di condurre una vita indipendente e appagante. Se non trattate, queste infezioni possono essere causa di ulteriori complicazioni mediche, ospedalizzazione e anche di morte causata da sepsi.

Le Persone Paralizzate non avendo altri metodi alternativi disponibili per urinare devono usare i cateteri nonostante i rischi sopra descritti. L’accortezza e i migliori farmaci al mondo non prevengono la colonizzazione batterica della vescica paralizzata; si può solo mascherarne i sintomi. Per superare il problema, abbiamo bisogno di una cura.

Silver and LeePer fortuna, qualcuno nel campo della medicina rigenerativa si sta muovendo verso una soluzione. Questa settimana infatti è stato pubblicato, nel Journal of Neuroscience, un articolo del Dr.Jerry Silver e del suo team intitolato: “Nerve Regeneration Restores Supraspinal Control of Bladder Function after Complete Spinal Cord Injury” (Rigenerazione nervosa ripristina il controllo sopraspinale della funzione della vescica dopo una lesione completa del midollo spinale).

Anche se la sperimentazione animale é ancora ai primi stadi, questa è una grande notizia per coloro che sono costretti ad usare cateteri.

C’è speranza, il cambiamento è all’orizzonte.

Cure  Girls

The Contradictions of Spinal Cord Injury

walking on sunshine

Every day I read interviews of people who have spinal cord injury,  and every time I hear repeating no sense sentences.

I respect their different opinions but I cannot understand HOW paraplegics and tetraplegics think.

It is clear that spinal cord injury completely changes the lives both of the injured and the people who live with them.

It is true that we have survived and we must try to live our lives (especially in respect of who cannot), but it is also true that to live a really enjoyable life in our case is utopia.

When I say this people who don’t know me think I’m depressed, lonely or I haven’t accepted my condition. They tell me it isn’t true and despite the wheelchair I can do anything I want.

Cure Girls - On A Mission To Reverse Paralysis - Chronic Spinal Cord Injury Must Become Curable

Cure Girls – On A Mission To Reverse Paralysis – Chronic Spinal Cord Injury Must Become Curable

If  it were true, I would be walking on the beach with my friends, the Cure Girls or even a nice young man.

I would really love that.

I realise that the vast majority of us [including me] often feel helpless when facing with the consequences of spinal cord injury and then activate a sort of self defence mechanism.

Often we don’t speak about the ‘real’ consequences of spinal cord injury and we do even less in public.

The inability to manage our bodies independently often makes us uncomfortable and embarrassed. we try to hide what we can. i think we do it for different reasons and more or less unconsciously. Perhaps we want not be “pitied”; we hope that the glances of sorrow and set phrases that we are asked diminish.

But after twelve years of being FORCED with living in a wheelchair, I realized this is useless as who see us and “love us” is very sorry for what has happened. This is a spontaneous HUMAN REACTION that we can identify with.

The ability to understand that being paralysed is not NICE or FUN.

I don’t like to arise pity on people but I have a spinal cord injury that is visible to all; you cannot hide behind a finger and say that not much has changed or even argue that our life has improved.

Often we challenge our limits, not for passion, but just to show others that we are strong. In my opinion this is hypocrisy. I’ve heard a million times outbursts of para & quadriplegics exhausted and frustrated by their situation but they confess to me: ”I have a family, friends, I cannot let them see that I feel bad and I’m not happy. I have to give the example to my children, they should be proud of me and so I want them to believe that I’m strong, I don’t want them to be worried.”

So every morning we dress the mask of the spinal cord damage smiling and active… But it is just a mask.

maschera1

I would like to be able to take it off. I would like to be able to smile fully and realise all my dreams.. But I really want to see the people I love to be happy and not see them suffer for the consequences of my spinal cord injury.

How can we do it?  TO SUPPORT RESEARCH TO REVERSE PARALYSIS AND FIND A CURE.

TELLING OTHERS THAT EVERYTHING IS OK AND THAT WE CAN DO EVERYTHING DESPITE OUR DISABILITY DOES NOT HELP ‘US’!

PLEASE.. I ASK ALL OF YOU… REACT, FIGHT FOR A CURE. A CURE THAT WILL GIVE US ALL BACK OUR ‘INDEPENDENT’ LIFE. DON’T CLOSE YOUR MINDS AND DON’T LOSE HOPE.. ABOVE ALL DON’T WAIT FOR SOMETHING TO HAPPEN.
COMMIT YOURSELF TO TAKE ACTION AND SUPPORT RESEARCHERS THAT WILL HELP US WALK AGAIN. DON’T SIT AROUND WAITING FOR A MIRACLE TO HAPPEN.

DON’T SETTLE FOR ANYTHING ELSE BUT ONLY TO FIGHT FOR OUR LIVES BACK.. OUR INDEPENT, ‘WHEELCHAIR FREE’ LIVES!

Cure Girl Loredana

Loredana: "I'm a Cure Girl"

Le Contraddizioni della Lesione Spinale

walking on sunshine

Ogni giorno leggo interviste rilasciate da persone che hanno subito una lesione spinale e ogni volta sento ripetere frasi  assurde.

Pur rispettando il parere di tutti, spesso non riesco proprio a spiegarmi come ragionino i para/tetraplegici (me compresa).

È evidente che una  lesione spinale cambia completamente la vita di chi la subisce e delle persone che gli stanno accanto.

Ora, se è vero che siamo sopravvissuti  e che quindi dobbiamo cercare di vivere la nostra vita nonostante tutto (soprattutto nel rispetto di chi non c’è più), è anche vero che “VIVERSI E GODERSI LA VITA DAVVERO” nel nostro caso è praticamente un’utopia.

Quando dico questo la gente che non mi conosce pensa che io sia depressa, che non abbia accettato la mia condizione, che sia una persona sola e mi dice: “Non è vero, nonostante la carrozzina puoi far tutto lo stesso, basta volerlo”.

Cure Girls - On A Mission To Reverse Paralysis - Chronic Spinal Cord Injury Must Become Curable

Cure Girls – On A Mission To Reverse Paralysis – Chronic Spinal Cord Injury Must Become Curable

Se così fosse vi assicuro che in questo momento starei passeggiando sulla spiaggia in compagnia delle mia amiche Cure Girls (e magari anche di qualche bel giovanotto).

Mi rendo conto che la stragrande maggioranza di noi (me compresa) spesso si sente impotente di fronte alle conseguenze della lesione spinale e quindi attiva una sorta di meccanismo di autodifesa.

Non parliamo quasi mai delle reali conseguenze che una mielolesione comporta, e lo facciamo ancora meno in pubblico. L’incapacità di gestire in modo autonomo il nostro corpo spesso ci mette a disagio, ci imbarazza, cerchiamo di nascondere quel che possiamo e lo facciamo per diversi motivi e più o meno inconsapevolmente, forse per non sentirci “compatiti” sperando così che gli sguardi di dispiacere e le frasi di circostanza che ci vengono rivolte diminuiscano e/o ci facciano meno male.

Ma dopo 12 anni vissuti legata a questa sedia a rotelle ho capito che è inutile, chi ci vede e ci ama, si dispiacerà di quanto c’è accaduto. Questa È UNA SPONTANEA REAZIONE UMANA CHE CI PERMETTE DI IMMEDESIMARSI NELLA VITA DELL’ALTRO, frutto di quella consapevolezza che l’essere paralizzato non è bello né tanto meno divertente.

Meno male che esiste questo sentimento, se così non fosse, il mondo sarebbe abitato solo da persone egoiste e cattive.

Non mi piace fare “pena” alla gente…ma ciò non toglie che ho una lesione spinale, questo è visibile a tutti, non ci si può nascondere dietro un dito e dire che tanto non è cambiato nulla o addirittura sostenere che la nostra vita sia migliorata.

Spesso sfidiamo i nostri limiti, non per passione, ma solo per far vedere/credere agli altri che siamo forti.  C’è molta ipocrisia in noi. In questi anni mi è capitato milioni di volte di sentire sfoghi di para-tetraplegici sfiniti e frustrati dalla situazione che però mi dicevano: “Io ho una famiglia, degli amici, non posso far vedere loro che sto male e non sono felice, io devo dare l’esempio ai miei figli, devono essere orgogliosi di me e quindi voglio fargli credere di essere forte per non farli preoccupare etc.”

Quindi ogni santa mattina indossiamo la maschera del mieloleso sorridente e attivo etc.. Ma è pur sempre una maschera. maschera1

Io vorrei poterla togliere, vorrei poter sorridere appieno, realizzare tutti i miei sogni…ma soprattutto vorrei non dover più vedere persone che amo soffrire a causa di una lesione spinale. Come possiamo riuscirci? A mio parere solo RENDENDO LA PARALISI REVERSIBILE, FACENDO SÌ CHE SI TROVI PRESTO UNA CURA.

IL DIRE AGLI ALTRI CHE VA TUTTO BENE E CHE SIAMO IN GRADO DI FAR TUTTO LO STESSO, NON CI AIUTA, TUTT’ALTRO!

Rivolgo quindi un appello a tutti voi:

REAGITE! LOTTATE PER UNA CURA! PER QUALCOSA CHE DAVVERO VI POSSA RESTITUIRE LA VOSTRA VERA VITA INDIPENDENTE!!! NON CHIUDETE LE VOSTRE MENTI, NON PERDETE LA SPERANZA E SOPRATTUTTO NON ASPETTATE CHE GLI ALTRI FACCIANO QUALCOSA, IMPEGNATEVI SE VOLETE DAVVERO SMETTERE DI ESSERE “PARALIZZATI”. NON ASPETTATE IL MIRACOLO, PONETE IN ESSERE AZIONI CHE AIUTINO I RICERCATORI A RIMETTERCI IN PIEDI.

NON ADATTATEVI PENSANDO CHE NON VI SIANO ALTRE STRADE DA PERCORRERE, NON ACCONTENTATEVI DI VITE VISSUTE A METÀ.

LOTTATE PER RIAPPROPRIARVI DAVVERO DELLA VOSTRA LIBERTÀ!

Cure Girl Loredana

Loredana: "I'm a Cure Girl"

“Love” after Spinal Cord Injury

WE WANT TO BREAK FREE

How do I feel when you’re near me, my love? My heart is beating and my mind thinks about how it would be nice to make love with you. But then what?

You move closer to me and kiss me. I wish that I could be free to move but I can’t.

While every other woman would let go, my mind screams: “Hope my bladder doesn’t leak and face embarrassment. Uhm.. I have to stop him and tell him I have to catheterize first but I should expect to undress me before?”.

It is humiliating and isn’t sexy.

Then I try to convince myself: “We’ll just have to get used to the idea if we want to stay together”.

Passion? My passion is blurred, all my mind can do is worry. I don’t feel anything…Not even a caress… I hate it that I can’t even feel my partner’s hands caressing my skin.

A Cure Girl in Love