#‎WalkingWednesday‬: Come partecipare alla nuova campagna di sensibilizzazione delle Cure Girls

Walking Wednesday

Il 12 agosto 2015 è partita la nuova campagna internazionale delle Cure Girls. L’intento è quello di sfruttare la visibilità che offrono i social media per sensibilizzare sull’urgenza di trovare presto una cura per la paralisi e raccogliere fondi da destinare ai ricercatori che perseguono questo obiettivo.

Partecipare a questa campagna è molto semplice, infatti è sufficiente ogni mercoledì postare su facebook e sugli altri social in cui si ha un account una propria foto prima della lesione midollare e nello spazio dedicato alla descrizione dell’immagine:

  1. Invitare tutti le persone con Lesione spinale a fare lo stesso;
  2. Invitare i propri contatti a supportare una fondazione/associazione che finanzia la ricerca medica per trovare una cura per la lesione spinale cronica, ad esempio per l’Italia l’associazione Marina Romoli Onlus;
  3. Invitare tutti i contatti senza lesione midollare a condividere il tuo stato;
  4. Ricordarsi di impostare il livello di privacy delle immagini su “pubblico” per fare in modo che le foto siano visibili a chiunque visiti il vostro profilo online;
  5. Aggiungere gli hashtag #WalkingWednesday #CureGirls #MarinaRomoliOnlus in modo che si possano conteggiare il numero di adesioni all’iniziativa.

Le vostre foto verrano ricondivise sulla nuova pagina FB delle Cure Girls dedicata a questa iniziativa https://www.facebook.com/WalkingWednesdayCureGirls  

La campagna continuerà a tempo indeterminato ed è importante partecipare tutti i mercoledì finchè non si troverà una cura per la lesione spinale cronica!

Grazie per il vostro sostegno!

Cure Girls

My visit to Project Walk Orlando

3This year my family and I chose to go to the rehabilitation center “Project Walk “.  I wanted to see what they do and how they are helping get people on their feet again. I have been following Project Walk in the news and on facebook for some time. I was always interested in how they do things. Being a paraplegic I’m eager to learn anything that can help you back to your old self again. I found Project Walk very encouraging. I was stunned watching some of their clients do exercises I believed that we would never be able to do again and from someone who talks a lot(understatement my husband would say) I was absolutely gobsmacked at the results they were showing, just fantastic!!
Project walk give every SCI person the hope of recover1 Project Walk Orlandoy. Using external stimulation for the nervous system to promote reorganization they are reminding the nerves and muscles how to work again. Muscle spasms are used to build muscle mass and control, using the spasms rather than having to fight against them. They do a lot of weight bearing activities; this in itself promotes healthy bones and fitness. They do not say people will be hopping and skipping out of the door. They do say the best case is a client can regain function and continue to improve as the exercises help a client’s body to remember how to move. Worst case is the client will just leave more independent and healthy. The health benefits are great and this is something that is very much needed for a SCI person. Taken from Project walks site the below are results.

Results in:

  • Increased central nervous system activity
  • Increased muscle mass
  • Increased circulation
  • Increased sensation in some clients
  • Increased hot and cold in some clients
  • Increased control of life
  • Decreased pressure sores
  • Decreased use of medications
  • Decreased health problems associated with a spinal cord injury
  • Hope

ThereforRebecca - Project Walk Orlandoe this kind of therapy benefits all of us. It’s not a cure for paralysis but is a great way to get our bodies fit, possibly improving movement and sensation and all of the above.As a Cure Girl I believe this is something that should be set up around the world, we all could use a Project Walk. I would like to thank Liza, Amanda and Brock for showing my family and I around and I will definitely be back.

For more details on Project walk go to http://www.projectwalkorlando.org/

Cure Girl Rebecca

Rebecca in visita al Project Walk di Orlando

Quest’anno mentre ero in vacanza con la mia famiglia ho deciso di andare a visitare il centro di riabilitazione “Project Walk” di Orlando (Florida).

1 Project Walk OrlandoVolevo vedere che tipo di riabilitazione utilizzassero per aiutare le persone a rimettersi nuovamente in piedi. Seguivo infatti da qualche tempo il Project Walk tramite le notizie che apparivano principalmente on line e su Facebook e sono sempre stata interessata a capire cosa facessero davvero.

Essendo paraplegica infatti non vedo l’ora di imparare tutto ciò che può aiutarmi a tornare di nuovo come ero. A Project Walk ho trovato un clima molto incoraggiante. Ero sbalordita guardando alcuni pazienti mentre facevano esercizi che credevo, visto il tipo di lesione, non saremmo mai stati in grado di fare di nuovo, mi è sembrato semplicemente fantastico!! Il Project Walk da alle persone con Lesione Spinale speranza di recuperare utilizzando principalmente l’elettrostimolazione esterna  per promuovere la riorganizzazione del sistema nervoso in modo da far ricordare ai nervi e ai muscoli come lavorare di nuovo.3

Gli spasmi muscolari vengono utilizzati per costruire massa muscolare in modo che giochino a favore piuttosto che contro di noi.  Inoltre utilizzano un sacco di esercizi a carico naturale o con pesi leggeri e a resistenza elastica; questo di per sé favorisce la salute delle ossa. Naturalmente non dicono alle persone che saranno in grado di saltare fuori dalla sedia e uscire fuori dalla porta, ma sostengono che nel migliore dei casi il paziente sarà in grado di recuperare delle funzioni e continuare a migliorare grazie agli esercizi che permetteranno di aiutare il corpo a ricordare come muoversi.

Nei casi peggiori il paziente lascerà il centro avendo acquisito maggiore “indipendenza” perché avrà imparato ad usare al meglio le funzioni motorie residue. I benefici per la salute che si possono ottenere sono grandi e questo è qualcosa che è davvero necessario per una persona con lesione spinale.

I risultati che dicono di aver ottenuto sono:

  • Maggiore attività del sistema nervoso centrale
  • Aumento della massa muscolare
  • Aumento della circolazione
  • Aumento della sensibilità in alcuni pazienti
  • Maggiore percezione del caldo e del freddo in alcuni pazienti
  • Maggiore controllo della vita
  • Diminuzione dell’insorgere di piaghe da decubito
  • Diminuzione dell’uso di farmaci
  • Diminuzione di problemi di salute associati ad una lesione del midollo spinale
  • Speranza

2 Project Walk OrlandoQuindi questo tipo di terapia può essere un  vantaggio di tutti noi. E’ ovvio che non è una cura per la paralisi purtroppo, ma è un ottimo modo per mantenere il nostro corpo in forma, nell’attesa che i ricercatori ci diano la notizia che aspettiamo da tempo.

Come Cure Girl credo che tutti dovremmo avere la possibilità di poter accedere a questo tipo di riabilitazione per poter capire se abbiamo ancora margini di miglioramento e mantenere il nostro corpo in forma.

Vorrei ringraziare Lisa, Amanda e Brock per avere permesso a me e alla mia famiglia di visitare Project Walk.

Ci tornerò sicuramente.

Cure Girl Rebecca

Per maggiori info: http://projectwalk.com

Le Cure Girls spingono per la Cura

the cure girls team

Nelle ultime settimane le Cure Girls hanno partecipato ad alcuni importanti eventi sportivi per poter condividere con un pubblico sempre più ampio il nostro messaggio a supporto della ricerca di una cura per la lesione spinale cronica.

Lo scorso 3 maggio abbiamo partecipato alla Wings for Life World Run 2015. Il nostro motto è stato: “Io spingo per la cura – I push for a Cure”.

Le Cure Girls Arcangela, Barbara e Loredana hanno spinto per la Cura in Italia, a Verona, mentre Sabrina faceva la stessa cosa, nello stesso momento in Brasile. Al nostro fianco un vero e proprio Cure Girls Team; un nutrito gruppo di amici e sostenitori che hanno corso con noi e ci hanno supportato.

Clicca per vedere tutte le Foto e i video: “Perché Valeria ha corso la WFL World Run” e “Sabrina e il cure girls team Brasiliano”.

Chi non poteva essere presente a causa delle conseguenze della lesione spinale o perché impegnato in altri eventi di raccolta fondi, come ad esempio la nostra Cure Girl Marina, ha comunque fatto sentire la propria presenza mandandoci un video (Marina con Stefano Pirazzi dalla Granfondofiuggi Valerio Agnoli) o contribuendo a diffondere il messaggio della World Run tramite i social network.

Alla World Run hanno partecipato più di 100000 persone e sono stati raccolti circa 4,2 milioni di euro da destinare alla ricerca.

loredana e marina al giro d_italia_Fotor_Collage

Per continuare la nostra opera di sensibilizzazione e di raccolta fondi per la ricerca di una cura che possa finalmente rendere la paralisi reversibile, le Cure Girls Marina e Loredana sono state inoltre al Giro d’Italia (clicca per vedere tutte le foto) e prossimamente saranno presenti ad altri importanti eventi sportivi come ad esempio la Cycling Marathon che si terrà a Monza il prossimo 27 giugno.

Per supportarci ed essere informati sulle nostre attività, rimanete in contatto con noi tramite il nostro blog e le nostre pagine Facebook, Twitter e Instagram.

Cure Girls

The Cure Girls Push for a Cure

the cure girls team

In the past weeks, the Cure Girls have partecipated to many sport events to share our message in support of research to find a cure for chronic spinal cord injury.

On May 3th, the Cure Girls took part to the Wings for Life World Run 2015.

Our “motto” was : “I push for a cure”.

Arcangela, Barbara and Loredana pushed for a cure in Italy, while Sabrina at the same time was partecipating at the World Run in Brazil. The other Cure Girls supported the World Run promothing the event through friends and social media.

In our support we had a Cure Girls Team; a large group of friends and supporters who have raced with us.

Click to see photos and Videos: “Why Valeria ran WFL World Run”  and “Sabrina and the Brazilian cure girls team”.

More than 100 000 people have partecipated to the World Run and € 4.2 million for spinal cord research were raised.

loredana e marina al giro d_italia_Fotor_Collage

The Cure Girls Marina and Loredana also took part in the Giro d’Italia, the most important italian cycling event known around the world. (Click to see photos)

They will be also present at the Cycling Marathon and in other sporting events during the whole summer to continue raising awareness and funds for research to make chronic spinal cord injury curable.

If you want to support us, follow our blog and our  pages on facebook, Twitter and Instagram.

Cure Girls

Le Cure Girls supportano la NSIF  

Dopo l’incontro avvenuto a Londra lo scorso gennaio con i vertici della Nsif e il Prof. Raisman, le Cure Girls Lolly, Marina e Loredana hanno deciso di supportare la NSIF.   (vedi blog)

Cure Girl Lolly

Lolly Mack ha compiuto una pedalata virtuale di 282 miglia per attirare l’attenzione sul nostro problema e raccogliere fondi tramite l’apertura di una pagina justgiving che andrà a finanziare direttamente la NSIF. Lolly ha dichiarato entusiasta: “Ho pedalato per 282 miglia, la distanza equivalente da Londra a Newcastle! Non è ancora troppo tardi per darmi il vostro supporto, chi volesse contribuire potrà fare una donazione a questo link.”

Marina e Loredana dopo l’incontro avvenuto a Londra hanno condiviso le informazioni con gli altri membri del consiglio dell’ Ass. Marina Romoli Onlus (MRO) e con il Presidente dell’associazione RIIM Daniele Castellaneta e hanno deciso di effettuare una donazione alla  Nsif di 70.000€.”

Board Marina Romoli Onlus

Loredana Longo, Giulia De Maio e Marina Romoli

Marina dichiara: “Negli ultimi anni ho seguito la ricerca sulle lesioni spinali e mi sono resa conto che la maggior parte degli studi in questo campo si concentra sulla ricerca di terapie che potrebbero funzionare solo in una lesione spinale acuta (ovvero entro pochi giorni dopo l’infortunio). Purtroppo nella maggior parte delle persone mielolese la lesione è ormai diventata “cronica”, e questo richiede un approccio diverso per  giungere ad un recupero funzionale. Voglio sottolineare, inoltre, che l’obiettivo della Marina Romoli Onlus è una cura biologica, non finanziare ricerche che riguardano dispositivi di compensazione come gambe robotizzate. Affinché ciò accada è indispensabile che nella lesione spinale cronica avvenga la rigenerazione delle fibre nervose. La linea di ricerca del prof. Raisman e dr. Tabakow, supportata da Nsif, si focalizza sulla rigenerazione delle fibre nervose ed è applicabile nella lesione spinale cronica, come mostrato per la prima volta dal recupero funzionale, scientificamente documentato, raggiunto da Darek Fridyka. I ricercatori pare abbiano identificato una procedura che potrebbe portare a un trattamento per lesioni del midollo spinale, ma senza i finanziamenti necessari a confermare questi dati in più pazienti, questa ricerca non potrà progredire per questo abbiamo deciso di effettuare questa donazione alla Nsif.”

The Cure Girls meet with Prof Raisman and Nicholls Spinal Injury Foundation

Mike Milner, dirigente della Nsif ha dichiarato: “Siamo incredibilmente grati per questa donazione. Attualmente ci troviamo in un momento cruciale per la ricerca che stiamo finanziando. Ogni donazione infatti è di vitale importanza per aiutare i ricercatori a trasformare il loro lavoro innovativo in un trattamento per le lesioni del midollo spinale “.

(Leggi anche il comunicato stampa integrale in inglese sul sito della NSIF)

Cure Girls

Life as a Quad

I want to share a letter sent to me by a friend quadriplegic.
Please read it to the end as it reveals some consequences of paralysis that are the reasons why we Cure Girls struggle so much to make Chronic Spinal Cord Injury become curable.
Life goes fast and everyone has the right to live it 100%!

Cure Girl Loredana

hope

A total and permanent disability results in a condition of suffering and discomfort making people change over time; this is an inevitable process, at least for most of those who are involved. Strength, courage, hope are like those friends who remain next to you until things go well, but they get away when fears and worries prevail making you their slave. Spinal cord injury is one of many diseases that, in most cases, brings to a severe and permanent disability; the worst occurs when the damage involves the first cervical vertebrae, causing paralysis in all four limbs.

The dramatic consequence of such a diagnosis is the total dependence on others for all activities of daily living… a drama that affects not only people with disability, but also their family often left alone to face the unexpected situation. So everyone has to play their part, each one has to cope with the pain and anger according to their character and their strength of will. A mother will always try not to look discouraged to her child who needs to be washed, dressed and get up every morning… and a child will see his/her mother strong and relentless so he/she will try to avoid being seen sad or angry. It is not simple, but this is the only way to react, otherwise there is depression with its irreversible consequences. So you choose the most challenging road, living better with your possibilities; and then we should not ever loose hope, maybe time will bring good news, research will progress and will find at least one way to make dependent people able to manage by themselves, allowing them to face the daily problems without that voice echoing obsessively in your head: “what will happen to me if I remain alone”?dolore dietro ad un sorrisoMeanwhile the days go by, they become months, years… you can achieve some goals: school, graduation, meeting with friends, family celebrations, small trips, but also that trip you would never thought you could make… there are several experiences you can put in the book of beautiful memories. Thanks to this, you can think positive and smile; people will express their respect, affection, some even envy you: “I wish I have just a little bit of your strength…!” they say. And you smile. But then comes the time.

For many years you have been able to manage your paralysis with courage and determination… you left behind all the problems you have had. One day, however, your care (sometimes excessive) in checking up your health, betrayed you… a moment of distraction, and that’s a complication of your disease that made you even more imprisoned. It looked like a small graze (how many you have had before!) but it became an ulcer; you need medication, antibiotic treatments to remove the infections (you risk a sepsis!)… and worst of all, you have to stay in bed nearly all day long. Yes, that’s right, you can not stand in your wheelchair! You were expecting a change in your condition, and after 24 years here it is! Being ironic doesn’t help you feeling less dejected, does it? But even this time you don’t want to give in, you are so stubborn! But why those panic attacks? What makes you scared? There is nothing mysterious about it… it is that until then you had not realized how it was unbearable not being independent. Now that you need more assistance, you realize that you can not rely on your parents forever, and you can not afford a professional care at least; you try every way to avoid foreign caregivers (just pronouncing these words makes you sad). And you had found someone who turned out to be the best solution… until you were told: “I can’t continue”. So that’s back that obsession, now it dwells in your head… “Who can I rely on as a person with a severe disability in order to assert my right of being independent from my parents”? The loss of autonomy is the main problem for a quadriplegic… the anguish to be depend forever from others can be so frustrating as to overshadow the disease itself. But there is something more… Since you became paralyzed, you have seen people live the life you could only imagine. Your paralysis occurred when you were not a teenager yet… you saw your friends falling in love, walking with their boyfriend holding hands, going on vacation with him… they invited you to their wedding, you saw them overjoyed with their baby in their arms. You envied them, and felt guilty about it… envy makes you feel a bad person. But you could not help feeling that way… you just wanted to be happy like them… and unfortunately what would have made you happy is what your friends have had. felicità2But how to confess that weakness without feeling ashamed of? The dilemma “whether to talk about it or not” has always tortured you… and while you were torturing you kept on smiling, and while you were smiling you wondered if someone might have noticed the mask you were forced to wear. The goals achieved, the fulfillment of some dreams… these things compensated for a while all the missed experiences along the path of your life. Suddenly you find yourself with no opportunities. After so many years, there you are without a way out that can continue to compensate what you have always missed: the experiences which make you realize that you are growing, you are no longer tied to the umbilical cord, you are independent. Experiences where you are at the center of the world for someone, someone special who looks at you like no one else can do… the experiences of those hugs, kisses, caresses… the walk in the mountains on a cool August morning… the waiting for the sunrise on the beach… walking hand in hand along the shore of a calm sea… Your total paralysis prevented you living these wonderful moments with Porta dischiusathat special person. You can not count the nights spent crying in silence because of this… but you had to accept the reality to not going crazy. And the grim reality is that a paralyzed body is not attractive, and the inner beauty and unconditional love are just hypocrisy. There was a time when hope was a great open door, through which entered a bright light… but as time was going by you saw the door closing slowly and the light becoming more and more dim, narrow, until it disappeared behind the door. The faint ray that now seeps through the keyhole is the only sign that makes you realize that the light is still out there… but you need someone or something to reopen the door to start to hope again.

Una Vita da Tetraplegica….

Il 2014 è finito ed è tempo di bilanci. Ho pensato di iniziare il nuovo anno pubblicando la lettera inviatami da un’amica tetraplegica. Vi prego di leggerla fino in fondo in quanto rivela alcune conseguenze poco conosciute della paralisi che sono alla base dei motivi per cui noi Cure Girls lottiamo così tanto perché La lesione Spinale Cronica diventi presto Curabile.

La vita scorre veloce e tutti hanno il diritto di viverla al 100%.

Buon 2015 a tutti!

Cure Girl Loredana

hopeUna disabilità permanente comporta una condizione di sofferenza e disagio che nel tempo trasforma le persone; è un processo inevitabile, almeno per la maggior parte di chi ne è coinvolto.

La forza, il coraggio, la speranza sono come quegli amici che ti restano accanto finché le cose vanno bene, per allontanarsi quando le paure e le preoccupazioni prendono il sopravvento rendendoti loro schiavo.

La lesione del midollo spinale è una delle tante patologie che, nella quasi totalità dei casi, provoca gravi e gravissime invalidità permanenti; le peggiori avvengono quando il danno coinvolge le prime vertebre cervicali, causando la paralisi a tutti e quattro gli arti.

La drammatica conseguenza di una tale diagnosi è la dipendenza totale dagli altri per tutte le attività della vita quotidiana… un dramma che non è soltanto della persona colpita, ma anche dei suoi famigliari che, il più delle volte, vengono lasciati soli ad affrontare la situazione imprevista.

Così, ognuno deve fare la sua parte, ognuno elabora (se ci riesce) il dolore e la rabbia secondo il proprio carattere, in base alla sua forza di volontà. Una madre si guarderà sempre bene dal farsi scoprire sconfortata dal figlio che lava, veste e alza ogni mattina… e il figlio vedrà in sua madre ogni giorno la forza e il coraggio, per questo cercherà in tutti i modi di non farsi vedere abbattuto o arrabbiato. È tutt’altro che semplice, ma è l’unico modo di reagire, l’alternativa è la depressione con le sue conseguenze irreversibili.

Quindi, si sceglie la strada più impegnativa, vivere al meglio con le proprie possibilità; e poi non bisogna perdere mai la speranza, il tempo magari porterà buone notizie, la ricerca farà progressi e troverà almeno un modo per far diventare una persona non autosufficiente in grado di gestirsi da sola, permettendole di affrontare i problemi di ogni giorno senza quella voce che risuona ossessivamente nella testa: “cosa ne sarà di me se rimarrò solo/a”?

Intanto i giorni passano, diventano mesi, anni… riesci in ciò che ti sei proposto: la scuola, il diploma, la laurea, il ritrovarsi con gli amici, le feste in famiglia, le piccole gite fuori porta, ma anche quel viaggio che non avresti mai pensato di poter realizzare… sono diverse le esperienze che puoi mettere nell’album dei bei ricordi. Grazie a questo, riesci a pensare positivo e a sorridere; la gente ti esprime la sua stima, il suo affetto, alcuni addirittura ti invidiano… “vorrei avere anche solo un briciolo della tua forza…!” E tu sorridi.

Ma poi arriva quel momento.

Per tanti anni hai saputo gestire la tua paralisi e quello che ne consegue con coraggio e determinazione… i problemi che hai avuto li hai superati e lasciati alle spalle.

Un giorno, però, la tua scrupolosità (a volte eccessiva) negli accertamenti per tenere sotto controllo la tua salute, ti ha tradito… un attimo di distrazione, ed ecco una complicazione della tua patologia che ti ha reso ancora più prigioniera. Quella che all’inizio si era presentata come una piccola escoriazione (quante ne hai avute prima!) è diventata un’ulcera; hai bisogno di medicazioni, cure antibiotiche per eliminare le infezioni (una setticemia sarebbe fatale!)… e cosa non meno importante, devi passare a letto la maggior parte del tempo. Sì, hai capito bene, non puoi stare sulla tua sedia a rotelle! Aspettavi un cambiamento della tua condizione, e dopo 24 anni è arrivato! L’amara ironia non fa apparire tutto meno drammatico, vero? Ma neanche stavolta cedi allo sconforto, sei proprio una testa dura! Sì, una testa dura, anzi durissima!

E allora cosa sono quelle crisi di panico? Di cosa hai paura?

Non c’è niente di misterioso che è intervenuto… c’è che fino ad allora non avevi constatato quanto fosse insopportabile la mancanza dell’autonomia. Ora che hai bisogno ancora di più dell’assistenza, ti rendi conto che i tuoi non potranno aiutarti ancora per molto, e non puoi permetterti un’assistenza quantomeno professionale; cerchi in tutti i modi di evitare di ricorrere alle badanti straniere (ti scende addosso una tale tristezza solo a pronunciarlo quel termine)… e sembrava che avessi trovato una soluzione che si stava dimostrando la migliore… finché ti hanno detto: “non posso”.

E così, ecco ritornare quel chiodo fisso che ormai ha preso dimora fra i tuoi pensieri… “su chi posso contare affinché anch’io, persona con una gravissima disabilità, possa far valere un mio diritto, ovvero essere indipendente dai miei genitori”?

Il dramma nel dramma, questa è la situazione in cui si viene a trovare una persona tetraplegica… l’angoscia di dipendere a vita dagli altri può rivelarsi talmente frustrante da far passare in secondo piano i problemi portati dalla patologia.

Ma c’è dell’altro…

Da quando sei rimasta paralizzata, intorno a te hai visto le persone fare le esperienze che tu potevi solo immaginare.

Ti è capitata questa disgrazia che non eri ancora adolescente… hai visto le tue amiche innamorarsi, passeggiare con il loro ragazzo mano nella mano, partire con lui in vacanza… ti hanno mandato l’invito per il loro matrimonio, li hai visti pazzi di gioia con il loro bambino in braccio.

Tu li osservavi provando invidia, e per questo ti sentivi anche in colpa… l’invidia è un sentimento che logora l’anima. Ma non riuscivi a non provarne… volevi solo essere felice anche tu… e purtroppo, per esserlo, volevi ció che avevano loro.

Ma come confessare questa debolezza senza sentirne vergogna? Il dilemma “se uscire o no allo scoperto” ti ha sempre torturato… e mentre ti torturavi, continuavi a sorridere, e mentre sorridevi ti chiedevi se almeno per una volta chi ti vedeva sorridere si fosse accorto della maschera che eri costretta a indossare.

Il titolo di studio conseguito, il sogno di un viaggio che si è realizzato, alcune tappe raggiunte hanno compensato per un po’ i numerosi spazi vuoti lungo il percorso della tua vita.

Improvvisamente ti ritrovi tutto questo solo nei ricordi.

Dopo tanti anni, eccoti senza una via d’uscita che possa continuare a compensare ciò che ti è sempre mancato: le esperienze che ti fanno capire che stai crescendo, che non sei più legata al cordone ombelicale, che puoi andare nel mondo da sola… le esperienze in cui ti trovi a essere al centro del mondo per qualcuno, una persona speciale, che ti guarda come nessun altro può fare… le esperienze di quegli abbracci, di quei baci, di quelle carezze… la passeggiata in montagna in una fresca mattina d’agosto… l’attesa di un’alba abbracciati sulla spiaggia… camminare mano nella mano lungo la riva di un mare calmo… La paralisi totale non ti ha permesso di vivere questi momenti semplicemente meravigliosi con quella persona speciale.

Le notti trascorse a piangere in silenzio a causa di questo non si contano… ma o accettavi la realtà, o rischiavi di impazzire. E la realtà amara è che un corpo immobile non é desiderabile, e la storiella della bellezza interiore e dell’amore incondizionato è una vera ipocrisia.

C’è stato un tempo in cui la speranza era una grande porta spalancata, da dove entrava una luce intensa… ma mentre il tempo faceva il suo corso, vedevi quella porta chiudersi piano piano e la luce farsi sempre più fioca e stretta, fino a scomparire dietro la porta.

Il flebile raggio che ora filtra attraverso il buco della serratura è l’unico segno che ti fa capire che la luce è ancora lì fuori… ma bisogna che qualcuno o qualcosa riapra la porta per ricominciare a sperare.

Stand up for a Cure!

Stand up for a cure

Lolly e Sabrina fazem parte das Cure Girls (https://curegirls.wordpress.com/) um grupo de meninas de diferentes lugares do mundo que tem como missão encontrar uma cura para a lesão medular.

Dia 23 de outubro espero todos para uma linda noite onde o valor do ingresso será revertido para uma nobre causa: A cura da Lesão Medular!

Data: 23 de outubro de 2014 as 21h.
Local: Allure – Av. Plinio Brasil Milano, 137
http://www.allureclub.com.br/

Ingressos:
Confeitaria Itália – Av. Otto Niemeyer, 255 – Tristeza, Poa – 3311-1040
Sabrina – 81840333

Para doar:
https://www.justgiving.com/LollyandSabrina/

Nossos apoiadores:
– Show com Guilherme Barros e convidados.
– O artista plástico Moises Tupinambá fará uma tela ao vivo e também será leiloada uma peça no evento. www.motuvision.com
– Querosene filmes vai filmar a festa www.querosenelabs.com
– O Allure Club é uma boate totalmente acessivel e a bilheteria será revertida integralmente a causa
-As lentes do Emma Denauí registrarão o evento. www.denaui.com
– Luiz Paulo Monteiro, da 4Circles (www.4circles.com.br) apoia com a criação de toda parte visual e design.

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION

Somos um grupo de mulheres de vários lugares do mundo que vivem com uma lesão medular. Trabalhamos incansavelmente todos os dias para captar recursos, nossa missão é encontrar uma cura efetiva para a Lesão Medular. Como? Arrecadando dinheiro para financiar pesquisas nesta área.

Lolly vive em Londres, no Reino Unido e Sabrina é do Brasil, mora em Porto Alegre. As meninas estarão se reunindo no Brasil para fazer algumas filmagens, captação de recursos e conscientização para espalhar a mensagem PRÓ CURA.

Em uma noite de comemoração com os amigos, um acidente numa boate deixou Lolly paralisada. Sabrina estava em um balanço que simula o surf na Praia do Rosa, quando caiu e teve uma lesão semelhante a Lolly.

Lolly e Sabrina tem algo em comum além do mesmo nível de Lesão C4/C5, elas dividem o mesmo sonho, compartilham o mesmo espírito, elas têm família e amigos incríveis, gostam de se divertir, viajar e conhecer pessoas. E também se esforçam todos os dias para apoiar a missão de encontrar uma cura para que todas as pessoas que vivem na mesma situação possam recuperar sua independência.

No momento, no Brasil, não há uma instituição que levante fundos para as pesquisas com Lesão Medular, então elas escolheram arrecadar dinheiro através SPINAL Research UK.

Spinal Research UK é líder na arrecadação de fundos financiados através de doações ao redor do mundo para desenvolver tratamentos confiáveis para Lesões da medula espinhal.

Estima-se que há 3 milhões de lesados no mundo atualmente e que todo ano mais de 130 mil pessoas sofram com danos na coluna seguidos de paralisia. Spinal Research arrecada dinheiro para financiar pesquisas acerca de tratamentos clínicos. Graças a essa pesquisa pioneira a Lesão Medular pode ser tratada, estamos próximos de terapias aplicáveis que futuramente possam restaurar movimentos e sentimentos, transformando a vida de pessoas paralisadas.

Nossa pesquisa pioneira depende de captação de recursos através da ajuda de todos que apoiem a nossa causa. Financiamos mais de 120 projetos de pesquisa que tenham atingido um número de mudanças revolucionárias.”

Doar é simples, rápido e totalmente seguro. Seus dados são sigilosos e JustGiving nunca irá vendê-los ou enviar e-mails indesejados. Uma vez que você doar, eles vão enviar o dinheiro diretamente para a entidade. Portanto, é a forma mais eficiente para doar – economizando tempo e custos para a instituição de caridade .

Cure Girls

Fazemos parte das Cure Girls. Quem são as Cure Girls?

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION

Somos um grupo de mulheres de vários lugares do mundo que vivem com uma lesão medular. Trabalhamos incansavelmente todos os dias para captar recursos, nossa missão é encontrar uma cura efetiva para a Lesão Medular. Como? Arrecadando dinheiro para financiar pesquisas nesta área.

Lolly vive em Londres, no Reino Unido e Sabrina é do Brasil, mora em Porto Alegre. As meninas estarão se reunindo no Brasil para fazer algumas filmagens, captação de recursos e conscientização para espalhar a mensagem PRÓ CURA.

Em uma noite de comemoração com os amigos, um acidente numa boate deixou Lolly paralisada. Sabrina estava em um balanço que simula o surf na Praia do Rosa, quando caiu e teve uma lesão semelhante a Lolly.

Lolly e Sabrina tem algo em comum além do mesmo nível de Lesão C4/C5, elas dividem o mesmo sonho, compartilham o mesmo espírito, elas têm família e amigos incríveis, gostam de se divertir, viajar e conhecer pessoas. E também se esforçam todos os dias para apoiar a missão de encontrar uma cura para que todas as pessoas que vivem na mesma situação possam recuperar sua independência.

No momento, no Brasil, não há uma instituição que levante fundos para as pesquisas com Lesão Medular, então elas escolheram arrecadar dinheiro através SPINAL Research UK.

Spinal Research UK é líder na arrecadação de fundos financiados através de doações ao redor do mundo para desenvolver tratamentos confiáveis para Lesões da medula espinhal.

Estima-se que há 3 milhões de lesados no mundo atualmente e que todo ano mais de 130 mil pessoas sofram com danos na coluna seguidos de paralisia. Spinal Research arrecada dinheiro para financiar pesquisas acerca de tratamentos clínicos. Graças a essa pesquisa pioneira a Lesão Medular pode ser tratada, estamos próximos de terapias aplicáveis que futuramente possam restaurar movimentos e sentimentos, transformando a vida de pessoas paralisadas.

Nossa pesquisa pioneira depende de captação de recursos através da ajuda de todos que apoiem a nossa causa. Financiamos mais de 120 projetos de pesquisa que tenham atingido um número de mudanças revolucionárias.”

Doar é simples, rápido e totalmente seguro. Seus dados são sigilosos e JustGiving nunca irá vendê-los ou enviar e-mails indesejados. Uma vez que você doar, eles vão enviar o dinheiro diretamente para a entidade. Portanto, é a forma mais eficiente para doar – economizando tempo e custos para a instituição de caridade .

Cure Girls