Una Vita da Tetraplegica….

Il 2014 è finito ed è tempo di bilanci. Ho pensato di iniziare il nuovo anno pubblicando la lettera inviatami da un’amica tetraplegica. Vi prego di leggerla fino in fondo in quanto rivela alcune conseguenze poco conosciute della paralisi che sono alla base dei motivi per cui noi Cure Girls lottiamo così tanto perché La lesione Spinale Cronica diventi presto Curabile.

La vita scorre veloce e tutti hanno il diritto di viverla al 100%.

Buon 2015 a tutti!

Cure Girl Loredana

hopeUna disabilità permanente comporta una condizione di sofferenza e disagio che nel tempo trasforma le persone; è un processo inevitabile, almeno per la maggior parte di chi ne è coinvolto.

La forza, il coraggio, la speranza sono come quegli amici che ti restano accanto finché le cose vanno bene, per allontanarsi quando le paure e le preoccupazioni prendono il sopravvento rendendoti loro schiavo.

La lesione del midollo spinale è una delle tante patologie che, nella quasi totalità dei casi, provoca gravi e gravissime invalidità permanenti; le peggiori avvengono quando il danno coinvolge le prime vertebre cervicali, causando la paralisi a tutti e quattro gli arti.

La drammatica conseguenza di una tale diagnosi è la dipendenza totale dagli altri per tutte le attività della vita quotidiana… un dramma che non è soltanto della persona colpita, ma anche dei suoi famigliari che, il più delle volte, vengono lasciati soli ad affrontare la situazione imprevista.

Così, ognuno deve fare la sua parte, ognuno elabora (se ci riesce) il dolore e la rabbia secondo il proprio carattere, in base alla sua forza di volontà. Una madre si guarderà sempre bene dal farsi scoprire sconfortata dal figlio che lava, veste e alza ogni mattina… e il figlio vedrà in sua madre ogni giorno la forza e il coraggio, per questo cercherà in tutti i modi di non farsi vedere abbattuto o arrabbiato. È tutt’altro che semplice, ma è l’unico modo di reagire, l’alternativa è la depressione con le sue conseguenze irreversibili.

Quindi, si sceglie la strada più impegnativa, vivere al meglio con le proprie possibilità; e poi non bisogna perdere mai la speranza, il tempo magari porterà buone notizie, la ricerca farà progressi e troverà almeno un modo per far diventare una persona non autosufficiente in grado di gestirsi da sola, permettendole di affrontare i problemi di ogni giorno senza quella voce che risuona ossessivamente nella testa: “cosa ne sarà di me se rimarrò solo/a”?

Intanto i giorni passano, diventano mesi, anni… riesci in ciò che ti sei proposto: la scuola, il diploma, la laurea, il ritrovarsi con gli amici, le feste in famiglia, le piccole gite fuori porta, ma anche quel viaggio che non avresti mai pensato di poter realizzare… sono diverse le esperienze che puoi mettere nell’album dei bei ricordi. Grazie a questo, riesci a pensare positivo e a sorridere; la gente ti esprime la sua stima, il suo affetto, alcuni addirittura ti invidiano… “vorrei avere anche solo un briciolo della tua forza…!” E tu sorridi.

Ma poi arriva quel momento.

Per tanti anni hai saputo gestire la tua paralisi e quello che ne consegue con coraggio e determinazione… i problemi che hai avuto li hai superati e lasciati alle spalle.

Un giorno, però, la tua scrupolosità (a volte eccessiva) negli accertamenti per tenere sotto controllo la tua salute, ti ha tradito… un attimo di distrazione, ed ecco una complicazione della tua patologia che ti ha reso ancora più prigioniera. Quella che all’inizio si era presentata come una piccola escoriazione (quante ne hai avute prima!) è diventata un’ulcera; hai bisogno di medicazioni, cure antibiotiche per eliminare le infezioni (una setticemia sarebbe fatale!)… e cosa non meno importante, devi passare a letto la maggior parte del tempo. Sì, hai capito bene, non puoi stare sulla tua sedia a rotelle! Aspettavi un cambiamento della tua condizione, e dopo 24 anni è arrivato! L’amara ironia non fa apparire tutto meno drammatico, vero? Ma neanche stavolta cedi allo sconforto, sei proprio una testa dura! Sì, una testa dura, anzi durissima!

E allora cosa sono quelle crisi di panico? Di cosa hai paura?

Non c’è niente di misterioso che è intervenuto… c’è che fino ad allora non avevi constatato quanto fosse insopportabile la mancanza dell’autonomia. Ora che hai bisogno ancora di più dell’assistenza, ti rendi conto che i tuoi non potranno aiutarti ancora per molto, e non puoi permetterti un’assistenza quantomeno professionale; cerchi in tutti i modi di evitare di ricorrere alle badanti straniere (ti scende addosso una tale tristezza solo a pronunciarlo quel termine)… e sembrava che avessi trovato una soluzione che si stava dimostrando la migliore… finché ti hanno detto: “non posso”.

E così, ecco ritornare quel chiodo fisso che ormai ha preso dimora fra i tuoi pensieri… “su chi posso contare affinché anch’io, persona con una gravissima disabilità, possa far valere un mio diritto, ovvero essere indipendente dai miei genitori”?

Il dramma nel dramma, questa è la situazione in cui si viene a trovare una persona tetraplegica… l’angoscia di dipendere a vita dagli altri può rivelarsi talmente frustrante da far passare in secondo piano i problemi portati dalla patologia.

Ma c’è dell’altro…

Da quando sei rimasta paralizzata, intorno a te hai visto le persone fare le esperienze che tu potevi solo immaginare.

Ti è capitata questa disgrazia che non eri ancora adolescente… hai visto le tue amiche innamorarsi, passeggiare con il loro ragazzo mano nella mano, partire con lui in vacanza… ti hanno mandato l’invito per il loro matrimonio, li hai visti pazzi di gioia con il loro bambino in braccio.

Tu li osservavi provando invidia, e per questo ti sentivi anche in colpa… l’invidia è un sentimento che logora l’anima. Ma non riuscivi a non provarne… volevi solo essere felice anche tu… e purtroppo, per esserlo, volevi ció che avevano loro.

Ma come confessare questa debolezza senza sentirne vergogna? Il dilemma “se uscire o no allo scoperto” ti ha sempre torturato… e mentre ti torturavi, continuavi a sorridere, e mentre sorridevi ti chiedevi se almeno per una volta chi ti vedeva sorridere si fosse accorto della maschera che eri costretta a indossare.

Il titolo di studio conseguito, il sogno di un viaggio che si è realizzato, alcune tappe raggiunte hanno compensato per un po’ i numerosi spazi vuoti lungo il percorso della tua vita.

Improvvisamente ti ritrovi tutto questo solo nei ricordi.

Dopo tanti anni, eccoti senza una via d’uscita che possa continuare a compensare ciò che ti è sempre mancato: le esperienze che ti fanno capire che stai crescendo, che non sei più legata al cordone ombelicale, che puoi andare nel mondo da sola… le esperienze in cui ti trovi a essere al centro del mondo per qualcuno, una persona speciale, che ti guarda come nessun altro può fare… le esperienze di quegli abbracci, di quei baci, di quelle carezze… la passeggiata in montagna in una fresca mattina d’agosto… l’attesa di un’alba abbracciati sulla spiaggia… camminare mano nella mano lungo la riva di un mare calmo… La paralisi totale non ti ha permesso di vivere questi momenti semplicemente meravigliosi con quella persona speciale.

Le notti trascorse a piangere in silenzio a causa di questo non si contano… ma o accettavi la realtà, o rischiavi di impazzire. E la realtà amara è che un corpo immobile non é desiderabile, e la storiella della bellezza interiore e dell’amore incondizionato è una vera ipocrisia.

C’è stato un tempo in cui la speranza era una grande porta spalancata, da dove entrava una luce intensa… ma mentre il tempo faceva il suo corso, vedevi quella porta chiudersi piano piano e la luce farsi sempre più fioca e stretta, fino a scomparire dietro la porta.

Il flebile raggio che ora filtra attraverso il buco della serratura è l’unico segno che ti fa capire che la luce è ancora lì fuori… ma bisogna che qualcuno o qualcosa riapra la porta per ricominciare a sperare.

Ride For Life 2014: le Cure Girls in pista per la ricerca

Il 15 e il 16 novembre scorso si é svolta ad Ottobiano la 5°edizione di Ride for Life, evento benefico organizzato da Riders4Riders Onlus, Marina Romoli Onlus, Ottobiano Motorsport in sinergia con la Federazione Motociclistica Italiana e la Federazione Ciclistica Italiana, in cui famosi ciclisti, motociclisti e altri personaggi del mondo dello sport si sfidano per raccogliere fondi da destinare a progetti di ricerca di una cura per le lesioni spinali e per dare una mano a giovani sportivi rimasti paralizzati a causa di una lesione al midollo spinale. Le Cure Girls naturalmente erano presenti per contribuire alla buona riuscita dell’evento. (Clicca qui per vedere le foto)

Cure girls - ride for life 2014Iniziamo col ringraziare tutti gli atleti che sabato 15 hanno sfidato la pioggia pur di poter gareggiare e dare il loro contributo alla nostra causa donando ricavato delle iscrizioni della gara di duathlon e di ciclismo amatoriale alla Marina Romoli Onlus.

Duathlon

La giornata di sabato si é poi conclusa con la cena benefica in compagnia di grandi campioni e animata dalle battute dei bravissimi speaker Paolo Mei, Francesco Nadile, Giancarlo Ricciotti e della showgirl Barbara Pedrotti.

dinner

La domenica il sole é apparso e i grandi campioni si sono sfidati con pit bike biciclette e go kart sotto gli occhi del pubblico accorso per incontrarli. Il team Daboot ci ha infine offerto un grande spettacolo di Free style.

Ride for Life 2014

Presenti molti giornalisti e commentatori televisivi tra i quali la bravissima Alessandra De Stefano e Guido Meda.

Aggiornato di recente4La Rai per seguire l’evento e le Cure Girls ha inviato anche Piergiorgio Giacovazzo, giornalista del tg2 che ha realizzato il bellissimo servizio che potrete vedere cliccando qui

cure girls on Rai TVNoi Cure Girls ringraziamo tutti quelli che hanno messo anima, cuore e risorse per  organizzare Ride for Life, in particolare i membri dello staff delle associazioni Riders4Riders Onlus e Marina Romoli Onlus,  il moto club e tutto il personale della pista South Milano. Un particolare ringraziamento ai numerosi campioni presenti, agli amici di I am doping free e alle autorità intervenute, in rappresentanza dalle istituzioni che hanno patrocinato l’evento, Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Ottobiano, Gruppo di Azione Locale della Lomellina ed Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.

Special thanksInfine grazie a tutto il pubblico presente e anche a quelli che ci hanno supportato, pur non potendo presenziare, per aiutarci a realizzare il nostro obiettivo: La Lesione spinale cronica deve diventare curabile.

 Cure Girls

Stand up for a Cure!

Stand up for a cure

Lolly e Sabrina fazem parte das Cure Girls (https://curegirls.wordpress.com/) um grupo de meninas de diferentes lugares do mundo que tem como missão encontrar uma cura para a lesão medular.

Dia 23 de outubro espero todos para uma linda noite onde o valor do ingresso será revertido para uma nobre causa: A cura da Lesão Medular!

Data: 23 de outubro de 2014 as 21h.
Local: Allure – Av. Plinio Brasil Milano, 137
http://www.allureclub.com.br/

Ingressos:
Confeitaria Itália – Av. Otto Niemeyer, 255 – Tristeza, Poa – 3311-1040
Sabrina – 81840333

Para doar:
https://www.justgiving.com/LollyandSabrina/

Nossos apoiadores:
– Show com Guilherme Barros e convidados.
– O artista plástico Moises Tupinambá fará uma tela ao vivo e também será leiloada uma peça no evento. www.motuvision.com
– Querosene filmes vai filmar a festa www.querosenelabs.com
– O Allure Club é uma boate totalmente acessivel e a bilheteria será revertida integralmente a causa
-As lentes do Emma Denauí registrarão o evento. www.denaui.com
– Luiz Paulo Monteiro, da 4Circles (www.4circles.com.br) apoia com a criação de toda parte visual e design.

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION

Somos um grupo de mulheres de vários lugares do mundo que vivem com uma lesão medular. Trabalhamos incansavelmente todos os dias para captar recursos, nossa missão é encontrar uma cura efetiva para a Lesão Medular. Como? Arrecadando dinheiro para financiar pesquisas nesta área.

Lolly vive em Londres, no Reino Unido e Sabrina é do Brasil, mora em Porto Alegre. As meninas estarão se reunindo no Brasil para fazer algumas filmagens, captação de recursos e conscientização para espalhar a mensagem PRÓ CURA.

Em uma noite de comemoração com os amigos, um acidente numa boate deixou Lolly paralisada. Sabrina estava em um balanço que simula o surf na Praia do Rosa, quando caiu e teve uma lesão semelhante a Lolly.

Lolly e Sabrina tem algo em comum além do mesmo nível de Lesão C4/C5, elas dividem o mesmo sonho, compartilham o mesmo espírito, elas têm família e amigos incríveis, gostam de se divertir, viajar e conhecer pessoas. E também se esforçam todos os dias para apoiar a missão de encontrar uma cura para que todas as pessoas que vivem na mesma situação possam recuperar sua independência.

No momento, no Brasil, não há uma instituição que levante fundos para as pesquisas com Lesão Medular, então elas escolheram arrecadar dinheiro através SPINAL Research UK.

Spinal Research UK é líder na arrecadação de fundos financiados através de doações ao redor do mundo para desenvolver tratamentos confiáveis para Lesões da medula espinhal.

Estima-se que há 3 milhões de lesados no mundo atualmente e que todo ano mais de 130 mil pessoas sofram com danos na coluna seguidos de paralisia. Spinal Research arrecada dinheiro para financiar pesquisas acerca de tratamentos clínicos. Graças a essa pesquisa pioneira a Lesão Medular pode ser tratada, estamos próximos de terapias aplicáveis que futuramente possam restaurar movimentos e sentimentos, transformando a vida de pessoas paralisadas.

Nossa pesquisa pioneira depende de captação de recursos através da ajuda de todos que apoiem a nossa causa. Financiamos mais de 120 projetos de pesquisa que tenham atingido um número de mudanças revolucionárias.”

Doar é simples, rápido e totalmente seguro. Seus dados são sigilosos e JustGiving nunca irá vendê-los ou enviar e-mails indesejados. Uma vez que você doar, eles vão enviar o dinheiro diretamente para a entidade. Portanto, é a forma mais eficiente para doar – economizando tempo e custos para a instituição de caridade .

Cure Girls

Fazemos parte das Cure Girls. Quem são as Cure Girls?

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION

Somos um grupo de mulheres de vários lugares do mundo que vivem com uma lesão medular. Trabalhamos incansavelmente todos os dias para captar recursos, nossa missão é encontrar uma cura efetiva para a Lesão Medular. Como? Arrecadando dinheiro para financiar pesquisas nesta área.

Lolly vive em Londres, no Reino Unido e Sabrina é do Brasil, mora em Porto Alegre. As meninas estarão se reunindo no Brasil para fazer algumas filmagens, captação de recursos e conscientização para espalhar a mensagem PRÓ CURA.

Em uma noite de comemoração com os amigos, um acidente numa boate deixou Lolly paralisada. Sabrina estava em um balanço que simula o surf na Praia do Rosa, quando caiu e teve uma lesão semelhante a Lolly.

Lolly e Sabrina tem algo em comum além do mesmo nível de Lesão C4/C5, elas dividem o mesmo sonho, compartilham o mesmo espírito, elas têm família e amigos incríveis, gostam de se divertir, viajar e conhecer pessoas. E também se esforçam todos os dias para apoiar a missão de encontrar uma cura para que todas as pessoas que vivem na mesma situação possam recuperar sua independência.

No momento, no Brasil, não há uma instituição que levante fundos para as pesquisas com Lesão Medular, então elas escolheram arrecadar dinheiro através SPINAL Research UK.

Spinal Research UK é líder na arrecadação de fundos financiados através de doações ao redor do mundo para desenvolver tratamentos confiáveis para Lesões da medula espinhal.

Estima-se que há 3 milhões de lesados no mundo atualmente e que todo ano mais de 130 mil pessoas sofram com danos na coluna seguidos de paralisia. Spinal Research arrecada dinheiro para financiar pesquisas acerca de tratamentos clínicos. Graças a essa pesquisa pioneira a Lesão Medular pode ser tratada, estamos próximos de terapias aplicáveis que futuramente possam restaurar movimentos e sentimentos, transformando a vida de pessoas paralisadas.

Nossa pesquisa pioneira depende de captação de recursos através da ajuda de todos que apoiem a nossa causa. Financiamos mais de 120 projetos de pesquisa que tenham atingido um número de mudanças revolucionárias.”

Doar é simples, rápido e totalmente seguro. Seus dados são sigilosos e JustGiving nunca irá vendê-los ou enviar e-mails indesejados. Uma vez que você doar, eles vão enviar o dinheiro diretamente para a entidade. Portanto, é a forma mais eficiente para doar – economizando tempo e custos para a instituição de caridade .

Cure Girls

Le Cure Girls Lolly e Sabrina in Missione per Spinal Research

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION

Lolly vive a Londra,  Sabrina è Brasiliana. Le nostre 2 Cure Girls si incontreranno in Brasile per fare alcune riprese, sensibilizzare e  raccogliere fondi per diffondere il messaggio a favore della ricerca di una cura per le lesioni spinali croniche.

Dopo una serata passata con gli amici, Lolly ha subito un paradossale incidente che l’ha resa tetraplegica. Sabrina invece, stava facendo “surf in aria”  quando qualcosa è andato terribilmente storto e  anche lei purtroppo è rimasta paralizzata.

Lolly e Sabrina sono molto simili, non solo perché hanno lo stesso livello di lesione C4 – C5, ma anche nello spirito. Hanno famiglie amorevoli, molti amici e amano divertirsi. Inoltre si sforzano ogni giorno per sostenere la ricerca di una cura affinché possano recuperare la loro indipendenza.

Al momento in Brasile non c’è un ente di beneficenza che raccoglie fondi per la ricerca di una Cura per le lesioni del midollo spinale, così hanno entrambe scelto di raccogliere fondi per Spinal Research UK.

Spinal Research è un ente leader nella raccolta fondi per finanziare ricerca medica volta a sviluppare terapie efficaci per la cura della paralisi causata da lesioni spinali.

Ogni anno, 1.000 persone nel Regno Unito e in Irlanda diventano paralizzate a seguito di una lesione al midollo spinale. Spinal Research raccoglie fondi per finanziare la ricerca di base e la ricerca clinica, grazie alla quale si è sul punto di iniziare ad applicare terapie per ripristinare il movimento e trasformare la vita delle persone paralizzate.

AIUTACI. Donare è semplice, veloce e totalmente sicuro.  Clicca qui. I tuoi dati sono al sicuro con JustGiving – non saranno mai venduti e non ti saranno inviate e-mail indesiderate. Una volta donati, i soldi andranno direttamente alla fondazione. Quindi questo è il modo più efficace per donare, risparmiando tempo e riducendo i costi per la fondazione.

Cure Girls

CURE GIRL’S Lolly and Sabrina’s Brazilian Mission for Spinal Research

 

LOLLY & SABRINA ON MISSION Cure Girl Lolly is from the UK and Cure Girl Sabrina is from Brazil. The girls will be getting together in Brazil to do some filming, fundraising and raising awareness.. spreading the CURE message.

After a night out with friends a freak incident occurred which left Lolly paralysed. Sabrina was on a simulated ‘air surf’ which went terribly wrong and left her paralysed.

Lolly and Sabrina are very similar, not only in having the same level SCI C4/5 but also in SPIRIT. They have amazing family and friends and they love to have fun and love life. They also strive everyday to support research and cure so they can regain their independence.

At the moment in Brazil there isn’t a charity which raises funds for medical research into spinal cord injured people so they have both chosen to raise money for SPINAL RESEARCH UK.

Spinal Research is the UK’s leading charity funding medical research around the world to develop reliable treatments for paralysis caused by a broken back or neck.

Every year, 1,000 people in the UK and Ireland are paralysed following an injury to their spinal cord. Spinal Research raises money to fund research into clinical treatments as well as vital basic science research. Thanks to such pioneering research, paralysis can now be treated and we stand on the brink of applying therapies that will restore movement and feeling and transform the lives of paralysed people.

HELP US!  Click here to donate. Donating is simple, fast and totally secure. Your details are safe with JustGiving – they’ll never sell them on or send unwanted emails. Once you donate, they’ll send your money directly to the charity. So it’s the most efficient way to donate – saving time and cutting costs for the charity.

Cure Girls

Le Cure Girls in audizione presso la commissione Sanità di Regione Lombadia

Lo scorso martedì 22 luglio 2014, le Cure Girls Arcangela, Marina e Loredana sono state nella sede del consiglio regionale Lombardo per chiedere fondi a supporto della ricerca per la cura della paralisi.  La III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia ha ascoltato con interesse la proposta esposta da Loredana, in qualità di vicepresidente dell’ Associazione Marina Romoli Onlus, riguardante la creazione di un fondo per supportare la ricerca di una cura alla paralisi causata da “lesione cronica del midollo spinale”.IMG_147221413031406

Il presidente Fabio Rizzi e i consiglieri Maria Teresa Baldini, Paola Macchi e Lara Magoni si sono dimostrati favorevoli all’iniziativa e disponibili a portarla avanti nell’iter burocratico previsto. Il nostro gruppo pertanto si è reso disponibile a proporre ulteriori idee sul tipo di ricerca da finanziare, nomi di ricercatori esperti in materia da consultare e centri d’eccellenza da prendere in considerazione per sviluppare un nuovo progetto di ricerca sul territorio lombardo.copertina

Sappiamo che la strada per la cura della paralisi è ancora lunga e piena di ostacoli, ma grazie alla sensibilità e all’interesse dimostratoci speriamo che potremo percorrerla più velocemente perché la Lesione Spinale Cronica deve Diventare Curabile!

Cure Girls

 Per saperne di più: https://www.facebook.com/groups/sruotiamoci/521012001332720/

L’Endparalysis Foundation

endparalysis foundation

In Olanda, è stata da poco presentata l’Endparalysis Foundation, una nuova interessante fondazione creata da Corinne Jeanmaire, una donna rimasta paralizzata nel 2001 a causa di un incidente stradale e che da allora si è dedicata al sostegno della ricerca di una cura per le lesioni spinali.

L’obiettivo principale della fondazione è accelerare la translazione di terapie biologiche per le lesioni spinali croniche attraverso co-finanziamenti di promettenti progetti di ricerca.

Il 100% dei fondi raccolti dalla fondazione sarà destinato alla ricerca. La Fondazione ha una solida base scientifica grazie al sostegno di esperti come il Dr. Mark Bacon, direttore scientifico alla UK International Spinal Research Trust, il Professor Jerry Silver  della Case Western Reserve University degli Stati Uniti e il Professor Joost Verhaagen dell’ Institute for Neuroscience dei Paesi Bassi.

Entro il prossimo anno, oltre alla raccolta di fondi, la fondazione mira a coinvolgere scienziati per costruire una rete di collaborazione al fine di sviluppare una roadmap flessibile per accelerare terapie combinate.

Sostenete questa nuova grande fondazione a favore di una cura visitando il loro sito web e la loro pagina facebook

Cure girl Ruth

The Endparalysis Foundation

endparalysis foundationAn exciting new cure foundation has been launched by a paralysed woman in the Netherlands. The Endparalysis Foundation has been set up by Corinne Jeanmaire, a dedicated cure advocate who was paralysed in a car accident in 2001. The Foundation’s primary goal is to accelerate the translation of biological therapies for chronic spinal cord injury by co-financing promising research projects. 100% of all funds raised by the foundation will go directly to research. The Foundation has a very strong scientific base with experts including Dr Mark Bacon, Scientific Director at the UK’s  International Spinal Research Trust, Professor Jerry Silver from Case Western Reserve University, USA and Professor Joost Verhaagen from the Netherlands Institute for Neuroscience. As well as fundraising, within the coming year foundation also aims to engage scientists build a collaborative network in order to develop a flexible roadmap for accelerating combination therapies.

Please support this great new cure foundation by having a look at the website here and liking it on facebook here.

Cure girl Ruth

Support the real cure – not a robot!

The Longitude Prize 2014 is a challenge with a £10 million prize fund to help solve one of the greatest issues of our time. It is being run and developed by Nesta, with the Technology Strategy Board as launch funding partner.

How does it work?

Of the six challenges shortlisted by the Longitude Committee, they want you to vote for the one you think should become the focus of Longitude Prize 2014. One of the challenges is paralysis.

Great news, you would think, but unfortunately this prize could potentially be awarded to whom will develop new compensatory devices such as a wearable robotic suit instead of to a scientist that will find a cure.

Organisers of the Longitude Prize have suggested (see BBC documentary from minute 13.30) that what we need is not regenerative medicine as the cure is a long way off, but instead devices that help us to live with our paralysis! I hope to explain to you that these robotic interventions can’t even do that. It is very unfortunate but it would seem as though curing spinal cord injury has been forgotten in favour of gadgets that do not restore function.

The Cure Girls invite you to join us in saying that we want regenerative therapies, not robots! We disagree with robotic wearable suits and here’s why:

  • they have no impact on bladder/bowel/sexual function or breathing ability, leaving us to suffer with infections and accidents
  • they have no impact on sensation or neuropathic pain leaving us to suffer with pain and pain medications
  • they have no impact on arm or hand function which is a huge problem for tetraplegics
  • they require assistance to use therefore do not increase independence
  • they are bulky, slow and impractical for everyday use not to mention expensive
  • and finally they cannot be used by high level tetraplegics as trunk stability is required

But most importantly, these compensatory devices are being labelled as a cure – as devices which solve all of our problems. I hope this blog has explained to you that these compensatory devices solve NONE of our problems. If paralysis is chosen as the Longitude Prize, valuable research funds will be diverted to further development of machines that do nothing to restore function.

Join the Cure Girls in saying NO! to robotics and YES! to regenerative medicine

Just go on the FB page of the Longitude Prize and post your comment or on Twitter @longitude_prize.