La prima volta che ho visitato Miami fu prima della mia lesione. Sono andata lì in vacanza ho festeggiato e ballato in tutti i bar di South Beach, mi godevo la vita.
È un po’ ironico che questo sia stato uno dei primi posti che ho visitato dopo il mio trauma al midollo spinale nel 2004. Sono stata al Centro Biofeedback Brucker biofeedback più di tre settimane. Ed ero desiderosa di visitare il Miami Project to Cure Paralysis.
Il Miami Project è uno dei più grandi centri di ricerca sulle lesioni del midollo spinale di tutto il mondo. Collabora anche con Spinal Research UK.
E’ un luogo di ispirazione per me, ho incontrato tante persone positive che fanno così tanto per trovare una cura per noi.
Ho fatto amicizia con Kim Anderson, ricercatrice presso il Miami Project, circa cinque anni fa. Kim è tetraplegica come me. Lo è diventata parecchi anni fa, ha studiato ed è diventata esperta di ricerca sulle lesioni spinali ed ora è uno dei migliori ricercatori del Miami Project. Lei è una tale fonte di ispirazione per me ed è una donna davvero incantevole.
Kim mi ha parlato dei progressi degli studi clinici che si stanno svolgendo attualmente sulle lesioni acute al Miami Project. Mi ha confermato che se avranno successo si procederà con le lesioni croniche. Finora tutto procede bene, ma entrambe concordiamo nel dire che siamo molto entusiaste per gli altri studi, quelli a cui prenderanno parte persone con lesioni spinali croniche.
Kim ha anche affermato che questo è il momento più emozionante che abbia mai conosciuto, visti i “lavori in corso” in tutto il mondo.
Ora c’è realmente speranza … Non si tratta di SE, ma di QUANDO!
La vostra Cure Girl Lolly
Chissa’ se nella nostra vita ci sono delle situazioni che ci “avvisano” facendoci vedere il nostro futuro…
Anche io prima della lesione andai a Lourdes, lo so sono situazioni diverse la mia e quella di Lolly, pero’ ci semplicemente pensato. Tutto qui.
Salve vorrei andare col mio ragazzo che é paraplegico a visitare Miami Project ma vorrei capire se c’é un referente in Italia o qualcuno che parli italiano, poiché il nostro inglese é macvheronico e quando si tratta di salute voglio capire bene di che si sta parlando.
Grazie
Ciao Enza, ho chiesto ad un amico che è appena tornato dal Miami project di contattarti. Si chiama Gabriele. Un abbraccio Loredana