Un inutile calcio d’inizio che “ostacola” la vera cura!

Giovedì 12 giugno 2014, anche se in pochi se ne sono accorti, un paraplegico ha dato il “calcio d’inizio” dei Mondiali di Calcio del Brasile, utilizzando una particolare impalcatura robotica comunemente definita “esoscheletro”. clicca qui per vedere il video

018_Mondiali2014_CerimoniaApertura

Per chi non conosce realmente la paralisi da lesione spinale questi esoscheletri potrebbero sembrare qualcosa di molto utile, ma purtroppo non è così. Non ho nulla contro la robotica in sé, penso che in alcuni casi possa essere un approccio complementare, ma nel nostro caso, l’attenzione e i finanziamenti dedicatogli sembrano davvero essere esagerati se si considerano le potenzialità dei robot, rispetto a quelle delle terapie rigenerative. Questi “aggeggi” infatti, non ci fanno camminare, ci muovono solo le gambe! Ma soprattutto non ci permettono di riconquistare funzioni perdute importantissime come la respirazione, il reale uso delle mani, della vescica e dell’intestino, la sensibilità e le funzioni sessuali. Di fatto però hanno la capacità di spostare fondi e attenzione dall’unica cosa che potrebbe davvero restituirci la nostra vera vita autonoma e indipendente: la ricerca medica di una cura. Sono molte le persone mielolese come me che trovano inquietante che si spinga verso la robotica come soluzione alla paralisi, facendo leva principalmente sul fatto che ci vorrà ancora parecchia strada prima di giungere ad cura biologica . Questa preoccupazione cresce se pensate che il solo governo Brasiliano ha destinato a questa ricerca circa 14 milioni di dollari negli ultimi 2 anni. (Clicca qui per leggere l’articolo) Mi chiedo:” Cosa sarebbe successo invece se questa cifra fosse stata destinata ad un bravo ricercatore che si occupa di cercare terapie per promuovere la rigenerazione nelle lesioni spinali croniche?” esoscheletri vs curaPurtroppo non lo sapremo mai, quello che è certo è che questo tipo di tecnologia per quanto possa essere migliorata, ci lascerà comunque paralizzati, per questo io avrei di gran lunga preferito vedere queste risorse destinate a progetti di ricerca medica rigenerativa atti ad affrontare l’intera gamma delle devastanti conseguenze dovute alla paralisi invece che ad un costoso sistema robotico. Mi piacerebbe davvero infatti, che per gli anni a venire i ricercatori che stanno cercando una cura, potessero avere quantomeno gli stessi fondi che oggi vengono destinati a questi “aggeggi”, anche se in tutta sincerità preferirei di gran lunga che ne ottenessero molti di più visto che è logico pensare che per noi una CURA è molto meglio di un esoscheletro!! Svegliamoci!!! Supportiamo una vera cura per la paralisi non dei Robot! E voi, cosa ne pensate?

Cure Girl Loredana